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Berlusconi, la rivelazione di Ruini fa insorgere FI: "C'è la conferma, manovra per farlo cadere"

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Le parole del cardinale Camillo Ruini che ha rivelato di aver ricevuto richieste d'aiuto da Scalfaro per far cadere Berlusconi nel suo primo mandato del 1994 hanno scatenato un vero e proprio terremoto politico, soprattutto dalle parti di Forza Italia. E così è Maurizio Gasparri, presidente dei senatori azzurri a mettere le cose in chiaro: "Le verità della storia recente trovano significative e clamorose conferme. Ho letto con grande attenzione l’intervista di Francesco Verderami, pubblicata oggi sul Corriere della Sera, al cardinale Camillo Ruini. L’allora capo della Chiesa italiana (e per tanti di noi perenne e insuperabile guida dei cattolici italiani), cardinale Ruini fu invitato dal Presidente della Repubblica del tempo, Oscar Luigi Scalfaro, a partecipare a una sorta di iniziativa politica tendente a far cadere il governo Berlusconi. Ruini e gli altri vertici della chiesa ovviamente non si resero disponibili a quella che appariva una vera congiura di Palazzo. Ma la congiura ci fu. Berlusconi l’ha denunciata per anni. Molti l’hanno negata, ma oggi la testimonianza, che non ha alcun interesse politico o di parte, del cardinale Ruini, conferma che quello che noi sappiamo bene, e che molti libri hanno già testimoniato, è vero".

Poi l'affondo: "Scalfaro è lo stesso personaggio che andando poi in televisione a reti unificate impose, con il famoso proclama: ’Non ci stò, di non approfondire l’inquietante vicenda dell’ingente quantità di soldi che avrebbe ricevuto dai servizi segreti. E forse Scalfaro voleva abbattere il governo Berlusconi anche per sentirsi più sicuro rispetto ad una vicenda che prima o poi sarebbe esplosa. Le parole di Ruini confermano come le verità di Berlusconi trovino conferma dopo la sua scomparsa. In un quadro politico e storico diverso ed in un tempo in cui nessuno può essere accusato di ricostruzioni tendenziose o strumentali. Tantomeno, ovviamente, il cardinale Ruini , che peraltro conferma ciò che è stato testimoniato in alcuni libri. Scalfaro resta una delle figure inquietanti della vita della Repubblica e quanti con lui congiurarono contro il legittimo governo espresso dagli italiani saranno per sempre inseguiti da una colpa gravissima".

E anche Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, non usa parole tenere: "Il tempo è galantuomo e oggi si è incaricato di consegnare un altro pezzetto della storia a proposito dei quattro colpi di Stato di cui fu vittima e ha sempre parlato Silvio Berlusconi. Stavolta a certificare come il fondatore di Forza Italia fosse oggetto di qualsiasi tentativo pur di rovesciarlo fin dal primo governo del 1994 è stato il cardinale Camillo Ruini mettendo il sigillo con l’intervista al Corriere della Sera che l’ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro si mise in movimento per organizzare una 'manovra' per farlo uscire da palazzo Chigi. Cade così il velo su un’altra ipocrisia italiana. Si tratta dell’ennesima prova di quell’accanimento che, dai palazzi della politica italiana e internazionale a quelli della giustizia politicizzata, videro come bersaglio per oltre 25 anni Silvio Berlusconi". 

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