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Bernard Henri Lévy, veleno rosso su Salvini e Meloni: "Dall'Italia non abbiamo imparato nulla"

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Veleno su veleno. In Francia l'avanzata di Marine Le Pen preoccupa e non poco l'intellighenzia di sinistra. E così il filosofo Bernard Henri Lévy intervenendo a RepIdee insieme al direttore di Repubblica, Maurizio Molinari parla di "caso italiano" e spruzza veleno sul premier Giorgia Meloni e il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini: "Queste elezioni vanno vero un’operazione verità - spiega il filosofo - la domanda che pone il presidente Macron è la seguente: ‘volete veramente Le Pen al potere? Volete veramente i populisti di estrema destra che si impadroniscano delle istituzioni, volete veramente persone come Matteo Salvini, È questo il quesito che pone Macron”.

Ma perché - insiste Molinari - così tanti francesi hanno votato per l’estrema destra? “Perché tanti italiani hanno votato per Salvini e Meloni? - risponde il filosofo - perché le sinistre quella francese e quella italiana stanno crollando. Le ragioni sono le stesse e le conseguenze sono le stesse. Un parte della responsabilità incombe ai democratici e in particolare alla sinistra. Io la vedo la Francia, la sinistra si è messa dietro a Mélenchon, ha accettato di scendere a patti con il suo partito, che è diventato antisemita. Ha accettato di scendere a compromessi su cose essenziali. Poi abbiamo i conservatori onesti che sono anni che fanno compromessi con Le Pen, che giocano con le ambiguità Un giorno tutto questo presenta il conto e si paga un prezzo molto elevato. Voi vivete sotto Meloni e Salvini, noi faremo l’esperienza in Francia e non avremo imparato la lezione dell’Italia. Siamo in questa fase della storia dell’Europa”.Le Pen è la Meloni francese, chiede Molinari? “Sì, e forse persino, una Meloni più Salvini”. Insomma la solita spocchia di chi non ha ancora capito che il vento è davvero cambiato. 

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