Rissa alla camera, "siamo al me ne frego": cala la mannaia su Iezzi, quanto resta fuori
Il senatore leghista Igor Iezzi, protagonista della rissa avvenuta ieri a Montecitorio mentre si discuteva dell'autonomia differenziata, è stato sospeso dai lavori della Camera per 15 giorni, il massimo della sanzione. A deciderlo l'ufficio di presidenza della Camera. Sette giorni di sospensione, invece, agli altri deputati coinvolti: Mollicone, Cangiano e Amich di FdI, Furgiuele della Lega e Stumpo del Pd. Donno del M5s ha ricevuto invece una sospensione di 4 giorni. Sospesi per tre giorni il dem Amendola e Candiani della Lega. Due giorni, infine, a Scotto e Stefanazzi del Pd.
Ad attaccare Iezzi nelle scorse ore è stata la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga, che in una nota ha dichiarato: "Dopo le gravi parole pronunciate in aula siamo adesso al 'me ne frego'. Che i deputati della Lega, Iezzi e Furgiuele, non si siano presentati in ufficio di presidenza è una grave offesa al presidente della Camera e un ennesimo attacco all'istituzione parlamentare".
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Intanto, Iezzi - contattato dall'Adnkronos - ha commentato la decisione sulla sua sospensione: "Accetto la sanzione della Camera. È stata sancita una verità: una brutta giornata che ha avuto molti padri...". La rissa è scattata dopo che il deputato grillino Leonardo Donno ha provato a consegnare la bandiera italiana al ministro leghista Roberto Calderoli.
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