Il flop politico-mediatico delle grandi penne rosse che fanno grande il centrodestra
Eh no, è troppo comodo prendersela solo con i politici sconfitti in questa competizione elettorale. I primi a dover essere chiamati in causa – a ben vedere – sono invece gli intellettuali e giornalisti di punta della sinistra, quell’entità collettiva che potremmo chiamare l’Editorialista Unico.
Sono queste grandi firme, questi faccioni dei talk-show, questi opinionisti spocchiosi che hanno costruito per primi una narrazione falsa, che hanno provato a fascistizzare Giorgia Meloni e la destra, che hanno raccontato per mesi la favola di una luna di miele inesorabilmente finita, di un rapporto ormai logoro tra gli italiani e il centrodestra. Come sia andata a finire, si è visto l’altra notte. E allora – a pensarci bene – è proprio questa la vera casta della sinistra, anzi una supercasta di mandarini mediatici potentissimi, di vacche sacre inviolabili: una Suprema Cupola Politicamente Corretta che fa e disfa, giudica e disprezza, si erge a tribunale storico e a laboratorio di analisi della purezza etica. (...)