Giorgia Meloni a Cinque Minuti: "Italia centrale dopo il voto, non saremo spettatori"
Quasi il 29 per cento. Giorgia Meloni si gode il successo di Fratelli d'Italia e di tutto il centrodestra che ha trionfato in queste elezioni Europee. E a "Cinque Minuti" di Bruno Vespa, su Rai Uno, il premier fa il punto: "Ho detto ieri notte che consideravo questo risultato più bello di quello di quasi due anni fa. Lo penso sul serio perché quello poteva essere un voto, come posso dire, di protesta, di speranza, no? E confermare e anzi aumentare quel consenso, dopo due anni di governo, quando sei stato chiamato anche a fare scelte difficili in una situazione estremamente complessa vuol dire un voto diverso, è un consenso meditato ed è un consenso che ti dice devi andare avanti, devi farlo anche con maggiore determinazione".
Poi, aggiunge: "Chiaramente è una grande responsabilità per chi ha detto voglio cambiare questa nazione, voglio lasciarla a chi verrà dopo di me in condizioni migliori di come l’abbia trovata e questo chiama ovviamente una responsabilità enorme per cui i miei festeggiamenti sono durati mediamente cinque minuti e poi ho ricominciato a lavorare con maggiore determinazione di prima. Però oggi almeno so che tutto questo enorme lavoro viene riconosciuto, ne ho la conferma, io l’ho sempre pensato ma ora ne ho la conferma".
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A questo punto pensa già alle prossime sfide in Europa: "Chiaramente un governo solido significa anche che i tuoi interlocutori sanno che avranno a che fare con te ancora per diverso tempo - ha osservato la premier - e significa anche che l’Italia può essere un’ancora nel caos e nella incertezza che noi viviamo ogni giorno. È sicuramente un elemento di forza, sarà un elemento di forza anche nelle trattative per la prossima Commissione europea". Infine pensa anche al prossimo numero uno della Commissione: "Il candidato presidente della Commissione, prima di andare al Parlamento, verrà indicato dal Consiglio europeo quindi dai leader dei 27 stati membri. A norma di regole - ha spiegato Meloni - l’indicazione spetta al partito che ha avuto più voti che in questo caso è il Ppe. Quando quella proposta verrà formalizzata la valuteremo perché nel negoziato ci sono diverse questioni che riguardano tutti i ruoli apicali, che riguardano le deleghe dei commissari, e quindi anche il commissario italiano. E io come sempre decido e scelgo con un unico metro che è quello dell’interesse nazionale italiano, ma sicuramente in questa fase l’Italia sarà protagonista e non spettatrice".
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