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Europee, Schlein sfida Meloni: "Il voto delle opposizioni supera quello del governo"

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"Il voto delle forze di opposizione supera quello della maggioranza al governo, continueremo a essere testardamente unitari". L'ottimo risultato del Pd alle elezioni europee, sopra il 24%, dà forse alla testa alla segretaria Elly Schlein, che si presenta al Nazareno (dov'è arrivata con una chitarra per ingannare l'attesa dello spoglio) sorridente e festosa e pigia il tasto della sfida al governo.

Dimenticando però due dati fondamentali: la maggioranza di centrodestra, rispetto alle politiche del 2022, è riuscita a crescere (dato non scontato, visto il trend di chi va a Palazzo Chigi), mentre parlare di opposizioni unite in Italia è francamente impossibile. Crollano i 5 Stelle, il cui bacino è stato prosciugato dai dem e anche da Alleanza Verdi e Sinistra, mentre la componente centrista, Stati Uniti d'Europa e Azione, si conferma in preda a una faida suicida. A oggi il campo largo sembra possibile dunque solo in realtà locali, come Cagliari e poche altre città (tra queste, non Bari).  

 

 

 

"Da domani continueremo le nostre battaglie sentendo ancora più forte la responsabilità che gli elettori ci hanno affidato, quella di costruire l'alternativa a questo governo", annuncia la Schlein, con accanto a sé il presidente uscente (perché eletto all'Europarlamento) Stefano Bonaccini.

Anche sul fronte europeo la Schlein sembra peccare di ottimismo: "Il Pse tiene, non è possibile alcuna maggioranza senza il gruppo socialista e democratico. Vedremo se saremo la prima o la seconda delegazione" nel gruppo S&D.

 

 

 

"Se le proiezioni saranno confermate questo è un risultato per noi straordinario. Siamo il partito che cresce di più dalle politiche, la distanza con Fdi e Meloni si restringe e questo era uno dei nostri obiettivi", ha quindi sottolineato prendendosi l'abbraccio di Chiara Braga e Francesco Boccia.

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