Francesco Lollobrigida, lo sfogo dal seggio: "All'arroganza degli sciacalli..."
Un agguato, proprio a ridosso del voto. Una fucilata che è andata a colpire Francesco Lollobrigida, il ministro dell'Agricoltura e della sovranità alimentare, finito nel mirino di Repubblica per alcune vecchissime chat del suo portavoce, Paolo Signorelli.
La vicenda è quella dei messaggi che Signorelli si scambiava con Fabrizio Piscitelli, ultrà della Lazio ed estremista di destra assassinato a Roma il 7 agosto del 2019. Chat pubblicate proprio a ridosso del voto e che hanno spinto Signorelli ad autosospendersi, riconoscendo che si tratta di "contenuti gravi". Si trattava di commenti antisemiti ed elogi a terroristi neri. Messaggi, però, vecchi di cinque anni. Messaggi gravissimi, ovviamente. Eppure non si può fare a meno di notare il tempismo a dir poco sospetto della loro pubblicazione, a ridosso del voto, appunto. E quei messaggi, ovviamente, sono stati cavalcati dalla sinistra e dalle opposizioni nelle ultimissime ore della campagna elettorale.
Bene, questo il contesto in cui Lollobrigida si è recato a votare, al suo seggio a Roma. E dopo il voto, ecco che il ministro FdI pubblica su Facebook una foto che lo ritrae alle urne, corredata da un messaggio molto forte: "Ai veleni delle penne e all'arroganza degli sciacalli risponda la forza della tua matita. Buon voto", conclude Lollobrigida aggiungendo anche la classica bandierina tricolore. E ogni riferimento non è ovviamente casuale...