Europee 2024, la vera posta in gioco del voto: come capire vincitori e vinti
La posta in palio tra oggi e domani sera non è certo rappresentata solo da una manciata di voti in più o in meno per ciascuna lista: dal gioco dei decimali dipende molto altro.
Gli elementi da tenere d’occhio alla chiusura delle urne possono essere così elencati: livello di affluenza complessiva; più o meno marcata differenza di votanti tra Nord e Sud; risultati di ogni singola lista comparati con le politiche del 2022 e le europee del 2019; somma delle forze di centrodestra paragonata a quella dei partiti di centrosinistra (e relativa distanza tra le coalizioni); travasi interni ai due schieramenti.
"Meloni, io non sono un juke box, non funziona così". Elly Schlein frigna da Mentana
A sinistra assisteremo quasi certamente a un paradosso: i grillini hanno egemonizzato culturalmente e politicamente lo schieramento progressista, imponendo a tutti gli altri toni e contenuti (dalla “pace” all’economia). E tuttavia rischiano di rimediare una sberla clamorosa: per un verso per la prevedibile valanga di astensioni al Sud, e per altro verso per la scelta di Schlein di sovrapporsi quasi in tutto al Movimento, con l’obiettivo di pescare nel medesimo serbatoio elettorale. Dunque, è altamente probabile che la somma dei due partiti resti praticamente uguale, senza alcuna capacità di allargare il recinto attuale, ma con una fortissima redistribuzione dei pesi a vantaggio dei dem. (...)
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