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Schlein contro-manifesta a Roma: la secessione del Pd
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Usare la festa nazionale del 2 giugno, ricorrenza della data di fondazione della Repubblica, come un randello con cui spaccare l’Italia. Provare a trasformare la liturgia laica di tutti, quella con l’omaggio del capo dello Stato al monumento del Milite Ignoto, le Frecce Tricolori che volano sopra piazza Venezia e la parata degli uomini e dei mezzi militari in via dei Fori imperiali (perché non c’è libertà senza armi che la difendano), nel sabba di una parte sola, che per sovrappiù è quella i cui candidati si oppongono alle spese militari e invocano lo scioglimento della Nato. Il copione che da anni viene recitato il 25 aprile e il primo maggio è stato replicato ieri, e la novità è proprio questa: lo sconfinamento della sinistra in un evento che sinora era stato oggetto di sporadiche incursioni, ma mai di un inquinamento così sfacciato.
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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