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Questa sinistra al governo? Italia ai margini dell'occidente e vicina a Hamas

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Come nei più tradizionali giochi di enigmistica, proviamo a unire i puntini, collegando eventi apparentemente piccoli, laterali, in qualche caso perfino folkloristici, eppure strettamente interconnessi tra loro come legni di vimini.

Ecco le tessere del mosaico, e – si badi bene – si tratta di quattro o cinque fatterelli della sola giornata di ieri: gli ecosvalvolati di Ultima Generazione che preparavano un blitz per bloccare la parata ai Fori imperiali; un Pd “secessionista” che, ignorando il senso unificante del 2 giugno, si è organizzato una sua piazzata di parte; sempre il Pd che, per tutta la giornata, ha provato a presentare il premierato (cioè un’opzione a lungo sostenuta in passato dai progressisti) come una svolta eversiva; poi una spruzzata di violenza (a proposito, ieri solo Libero ha valorizzato in prima pagina l’aggressione contro un giovane militante di Fratelli d’Italia: immaginate se la vittima fosse stato un ragazzo di sinistra e i teppisti dei facinorosi di destra...); e infine l’ineffabile Giuseppe Conte che, sempre per attaccare il premierato, si è inventato uno scombiccherato parallelo con la Russia di Putin, che pure – come vedremo – rimane, con Pechino, uno dei suoi punti di riferimento internazionali (...)

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