Puglia, scontro Emiliano-governo sull'acqua: "Atto di guerra"
Muro contro muro in Puglia. Il Consiglio dei Ministri ha deciso di impugnare la legge regionale approvata dalla Regione sulla gestione dell'acqua pubblica. Il testo affida a una società in house — Aip, l’autorità idrica pugliese — la gestione dell’infrastruttura che distribuisce acqua ai pugliesi. Ma l'altolà del governo è arrivato in seguito al parere dell’Autorità sulla concorrenza che ha riscontrato alcuni profili di incostituzionalità. "Un atto di guerra nei confronti dei cittadini pugliesi e italiani" lo ha definito il governatore della Puglia, Michele Emiliano.
Il presidente dem non ci è andato giù leggero con il governo, annunciando una mobilitazione straordinaria contro la decisione: "Convocherò tutto il partenariato, i sindaci, il Comitato per l’acqua pubblica, le associazioni ambientaliste. E proporrò una grande manifestazione o uno sciopero in tutta la Regione. L’acqua deve restare una risorsa di tutti la cui gestione non può essere privatizzata".
Secca la replica del ministro Raffaele Fitto, ex governatore della Regione: "Vorrei ricordare che l'Aqp è pubblico perché nel 2000 da presidente della Regione condussi una battaglia contro un governo che non voleva fare questo e che voleva addirittura un percorso opposto. Questi sono i fatti indiscutibili, il resto è polemica che non mi interessa. Non ho da replicare se non dire che l'Autorità garante della concorrenza ha tramesso un parere che è molto indicativo e chiaro sulle ragioni dell'incostituzionalità della legge".