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Giorgia Meloni a Caivano? Ruotolo in tilt: "Cosa è andata a fare lì..."

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Giorgia Meloni a Caivano fa sentire la presenza dello Stato.Il governo ha un obiettivo chiaro, recuperare quelle porzioni di territorio per troppo tempo dimenticate e finite nelle mani della malavita e in uno stato di degrado senza precedenti. E così in meno di un anno l'esecutivo non solo ha fatto sentire tutto il proprio appoggio alla comunità di Caivano ma anche avviato la rinascita del territorio con infrastrutture e servizi per i cittadini. E così oggi non solo Meloni ha partecipato all'inaugurazione del centro sportivo ma anche regolato i conti con Vincenzo De Luca: "Salve presidente, sono quella str*** di Giorgia Meloni", riferendosi agli insulti ricevuti in passato dal governatore.

Ma a quanto pare il combinato disposto di Meloni a Caivano e lo schiaffone a De Luca ha mandato letteralmente in tilt il Pd.Infatti, Sandro Ruotolo, che proprio in Campania si gioca le possibilità di poter mettere le mani su uno scranno di Strasburgo, va all'attacco e cerca di sminuire la visita di Meloni a Caivano: "Nel giorno in cui il Presidente della Repubblica era a Brescia, a rendere omaggio alle vittime nel cinquantesimo anniversario dalla strage fascista del 28 maggio 1974 che costò la vita a 9 persone, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha scelto di andare a fare campagna elettorale a Caivano".

E ancora: "L’inaugurazione del Centro sportivo non nasconde il fallimento del Decreto Caivano che, al momento, ha portato ad altri trenta minori che finiscono in galera ogni mese, minori ai quali andavano date opportunità diverse e non solo il carcere fine a se stesso". Ma la rosicata non finisce qui: "Se davvero si vuole invertire la rotta a Caivano e in tutte le Caivano che ci sono nel Sud, il Governo Meloni cominci a dare le stesse opportunità a chi nasce sotto Roma combattendo la povertà educativa e culturale, incentivando le famiglie a portare i figli a scuola, assumendo assistenti sociali e non risolvendo il tutto con il carcere", ha aggiunto Ruotolo ricordando infine che "nonostante i fondi del Pnrr a Caivano i posti disponibili per gli asili nido coprono solo il 2% di tutta la popolazione 0-2 anni, una miseria se confrontata con il dato di città simili come Saronno che supera il 40% e Sassuolo dove si supera il 30%". 
 

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