Piero Fassino, profumo e duty free: "Non esiste nessuna trattativa"
La presunta trattativa tra Piero Fassino e la società che gestisce il duty free di Fiumicino per il ritiro della querela in cambio di un risarcimento è stata smentita dalla società stessa, la francese Aelia Lagardere, la quale ha assicurato che “allo stato non esiste alcuna trattativa” con il parlamentare. Quest'ultimo è accusato di aver preso una boccetta di profumo Chanel da 130 euro senza pagarla.
Smentita della trattativa a parte, Aelia, come riporta Repubblica, “non intende rilasciare alcuna dichiarazione aggiuntiva in merito alla vicenda”. Il caso è esploso lo scorso aprile, quando gli agenti della Polaria hanno inviato in procura a Civitavecchia un’informativa, corredata di sei diverse testimonianze. Il dem, dal canto suo, ha sempre smentito le accuse, parlando solo di un gesto dovuto a una distrazione, dal momento che aveva in una mano il cellulare e nell’altra il trolley. "Non avendo ancora tre mani, ho semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse”, questa la versione data in un primo momento dal deputato.
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Fassino, inoltre, aveva detto di essere disposto a saldare il suo debito con il duty free pagando il doppio e dando così prova di buone intenzioni. Secondo Repubblica, non solo la società che gestisce il duty free dell'aeroporto, ma anche chi segue la vicenda dalla parte di Fassino avrebbe detto di non essere al corrente di alcuna trattativa.
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