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Renzi-Monni, la lite: "Potere fallico", "Bassa insinuazione sessuale". Un caso a Firenze

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Scoppia il caso a Firenze dopo le parole di Matteo Renzi in una intervista a La Nazione: "Non so cosa sia il potere fallico di cui si occupa l’assessore Monni", ha detto il leader di Italia Viva che ha così mandato su tutte le furie l’assessore regionale all’Ambiente, Monia Monni. La quale, sui social, tuona contro l’ex premier. "Mi ha offesa usando una bassa insinuazione a sfondo sessuale".

A stretto giro arriva il commento di Andrea Ceccarelli, segretario cittadino del Partito democratico: "Il Pd fiorentino intende esprimere piena solidarietà all’assessora" per "la grave e pesante allusione" che "Renzi le ha rivolto a mezzo stampa". "Quando si ricorre a insinuazioni, allusioni, che richiamano al sessismo, la cosa diventa inaccettabile", prosegue. Quindi invita Renzi "a scusarsi immediatamente sia con Monia che con tutte le donne che si sono sentite offese dalle sue inaccettabili allusioni".

 

 

Ma Renzi non ci sta e respinge tutte le accuse: "Accetto tutto, le polemiche politiche e tutto quello che si vuole. Ma se si va su questo argomento, dicendomi che sono un sessista e che faccio allusioni, vado immediatamente in tribunale. Cosa che ho già fatto con due persone che lo hanno detto", spiega il leader di Iv sentito da RepubblicaTv. "A me possono dirmi tutto, ma sono padre di una diciottenne che non accetta tutto questo". E ancora: "Sono arrivato in ritardo perché ero al telefono con Monia, esattamente per dirle questo. Dopodiché, io non ho parlato di politica fallica, non ho fatto allusioni e credo che il Pd fiorentino sia un po' nervoso per altre questioni: rischia di perdere il Comune e si arrabbiano con me".

 

 

E ancora, insiste l'ex premier: "Va tutto bene, potete accusarmi di tutto, tranne che di questo. Per cui se qualcuno fa le battute, finisce in tribunale. Non è il primo e i risarcimenti danni me li sono sempre messi in tasca, in questo caso finiranno alle associazioni che lavorano contro la violenza sulle donne. Su una roba del genere non si possono permettere nemmeno una mezza allusione e mi pare che le persone che dovevano recepire il messaggio l’abbiano recepito".  

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