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Prodi contro Vannacci: "Istinti più bassi". Salvini: "Giovane rampante del Pd"

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Botta e risposta a distanza tra Romano Prodi e Matteo Salvini. Al centro dello scontro il generale Roberto Vannacci, candidato per la Lega alle europee dell'8 e 9 giugno. Tutto è partito da alcune dichiarazioni dell'ex premier, che ha criticato duramente il libro del generale, "Mondo al contrario", che ha fatto discutere parecchio nei mesi scorsi. Innanzitutto lo ha chiamato "Jannacci", salvo poi correggersi: "Ah è Vannacci e vabbè… Comunque il libro di Vannacci tira fuori gli istinti più bassi ma quelli si fa presto a tirarli fuori. Puoi avere un po' di successo ma dura un quarto d'ora con questi istinti. La gente poi lo capisce, sono buono anche io a 'sparare' così… La lettura del libro di Vannacci, che ho fatto fino ai tre quinti poi ho detto basta, è proprio tirar fuori gli istinti dell'uomo". 

"C'è tutto lì dentro, tutto il bar, anzi l'osteria, il bar è più moderno - ha continuato Prodi, intervenuto al Festival dell'economia di Trento -. Può darsi che prenda qualche voto in più ma è il degrado del paese che è simboleggiato da questo atteggiamento". Per l'ex presidente, la risposta al degrado deve essere un'altra: "Ci vuol qualcosa che, su alcuni punti specifici, rimetta in ordine i valori. La tassazione è il primo. Chi parla di tasse perde le elezioni ma io lo posso dire. Quello sta rompendo la nostra società italiana".

 

 

 

Non si è fatta attendere la replica del leader del Carroccio: "Ho letto le dichiarazioni di un giovane rampante ed emergente del Pd, che si affaccia adesso alla politica, Romano Prodi, che ha detto che Vannacci è il male, il peggio dell'Italia. Ma quanta paura hanno?", ha detto ironizzando a margine della presentazione del suo libro a Montecatini Terme. "Amico mio, aspetta il 9 giugno - ha poi aggiunto Salvini - lasciamo la parola ai cittadini e poi vediamo se scelgono Prodi o Vannacci e la Lega". E ancora: "Io una mezza idea ce l'ho…". 

 

 

 

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