Salvini contro "il bombarolo Macron": "Spero che nel centrodestra non ci sia nessuno"
"Spero che il centrodestra sia compatto, che nessuno del centrodestra preferisca l'alleanza con i socialisti o con Macron. Tra Macron il bombarolo e la pacifica Le Pen io spero che tutti sappiano chi scegliere". Le parole del vicepremier Matteo Salvini, in un punto stampa, sono un chiaro monito alle possibili tentazioni del Ppe (leggi Antonio Tajani, leader di Forza Italia e tra i principali esponenti del Partito popolare europeo) di continuare l'asse con i socialisti anziché tentare una alleanza più naturale (e rivoluzionaria) con conservatori e destra.
"Non abbiamo votato e non voteremo Ursula Von der Leyen quale presidente della Commissione europea - ribadisce il segretario della Lega -. La Lega è l'unica, in tutto il panorama politico italiano, a sinistra e a destra, a poterlo dire". "Penso che De Gasperi - ha proseguito - avesse un disegno di Europa più ambizioso di quello del monopattino elettrico cinese di Toninelli. La Comunità Europea nacque per garantire pace, benessere e lavoro. Se uno ritiene che la burocrazia di oggi a Bruxelles stia garantendo questo a noi e ai nostri figli, può continuare a votare chi da 50 anni fa le stesse cose. Ma non può essere colei che ha creato il problema, a risolvere lo stesso problema".
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Le parole su Macron, presidente francese definito "bombarolo", si legano anche alle parole del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, che ha invitato gli alleati occidentali a dare all'Ucraina il via libera per usare le armi fornite a Kiev contro obiettivi militari in territorio russo. "No alle armi al di fuori dei confini ucraini. Non voglio che la Terza Guerra Mondiale arrivi sull'uscio di casa mia", è il monito di Salvini da Montecatini. "Abbiamo fin dal primo istante sostenuto il popolo ucraino e l'Ucraina, in ogni modo possibile: con aiuti economici, militari, umanitari, accogliendo donne, bambini e profughi. Un popolo aggredito è un popolo che va sostenuto. Però voglio che ci sia una parola fine a questa stramaledetta guerra".
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"Stoltenberg chiede di eliminare il divieto all'Ucraina di colpire obiettivi militari russi con le armi Nato? Non se ne parla nemmeno, l'Italia non è in guerra contro nessuno e non voglio che i miei figli crescano con la paura della terza guerra mondiale - taglia corto il vicepremier e ministro -. Mi opporrò sempre e in ogni sede all'invio anche di un solo militare italiano di combattere e morire in Ucraina".