Ilaria Salis? "Se non è più in gattabuia...": l'affondo contro il padre Roberto
Roberto Salis, papà di Ilaria, detenuta in Ungheria da oltre un anno con l'accusa di aver partecipato al pestaggio di due estremisti di destra durante una manifestazione, è finito nel mirino di numerose critiche sui social. A far insorgere diversi utenti alcune delle sue dichiarazioni contro il governo. Di recente, infatti, durante un appuntamento elettorale a Roma, ha detto: "Mi stanno tampinando per avere un ringraziamento, ma perché dobbiamo ringraziare le istituzioni che fanno il loro dovere? Io la trovo una cosa vergognosa. Dobbiamo spiegare a questi signori che sono lì a lavorare per noi e non per farsi i fatti loro".
Il riferimento è alla concessione dei domiciliari alla Salis. Un risultato importante ottenuto grazie alla diplomazia e al lavoro dell'esecutivo. Ecco perché qualcuno sui social ha sottolineato l'ingratitudine del signor Roberto. Tra i commenti apparsi online, come riporta il Tempo, uno recita: "Veramente se la Salis è ai domiciliari e non più in gattabuia è merito del governo".
La metamorfosi di Roberto Salis: da uomo di destra ad anarcoide
La 39enne, intanto, candidata con Alleanza Verdi-Sinistra alle europee dell'8 e 9 giugno, è diventata il fulcro della campagna elettorale di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Basti pensare che il partito ha chiesto al comune di Roma di proiettare l’immagine di Ilaria sulla facciata del Campidoglio. Avs, in ogni caso, ha un precedente ricordato da Edoardo Romagnoli su Il Tempo: quello di Aboubakar Soumahoro, prima eletto con loro e poi finito nel gruppo Misto dopo gli scandali che hanno coinvolto la suocera e la moglie. Il leader di Sinistra italiana, in una recente intervista, ha ammesso: "Eravamo convinti che quella figura potesse dare più visibilità alla battaglia. Penso che le vicende che hanno coinvolto la sua famiglia abbiano totalmente compromesso le battaglie politiche contro il lavoro sfruttato".
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