Rivoli, due leghisti pestati durante il volantinaggio: cosa trovano a casa degli aggressori
La Polizia di Torino, a seguito dell’aggressione subita da alcuni esponenti della Lega nel Comune di Rivoli mentre erano intenti a effettuare un volantinaggio politico nell’ambito della campagna per le elezioni comunali e regionali, ha denunciato 3 persone (due 17enni e un 34enne) con l'accusa di lesioni personali aggravate, violenza privata, minaccia e porto di cose atte a offendere.
Nel corso delle perquisizioni presso le abitazioni degli indagati, il personale della Digos di Torino e del commissariato di Rivoli ha sequestrato 6 coltelli, 3 martelletti e un punteruolo infrangi-vetro (quest’ultimo con lama estraibile), uno sfollagente telescopico, un bastone di legno e una pistola con canna piombata.
I militanti della Lega aggrediti sono padre e figlio di 60 e 15 anni: stavano mettendo i volantini nelle buche delle lettere insieme alla sorella dell’uomo che è una militante della Lega ed è candidata alle elezioni comunali. Erano nel quartiere delle case ATC di via Di Nanni.
Secondo le ricostruzioni i leghisti sono stati avvicinati da un gruppo di sette persone che li hanno minacciati e poi hanno aggredito il minorenne colpendolo con un bastone sull’occhio e sullo zigomo. Il padre invece è stato colpito alla schiena e a un gomito sempre con un bastone. La militante candidata della Lega è Tatiana Kazachkova; il 60enne, fratello della donna è anche lui iscritto alla Lega.
I due sono stati trasportati in ospedale e al ragazzo è stata fatta una tac. Sul posto è intervenuta la polizia. Poco dopo è arrivata la nota del leader leghista Matteo Salvini: «Ai feriti mando un abbraccio affettuoso. Purtroppo gli episodi di intolleranza si stanno moltiplicando. Per l’ennesima volta, con preoccupazione, auspico un abbassamento dei toni anche alla luce di quanto successo al primo ministro slovacco Fico per mano di un fanatico europeista».