Dritto e rovescio, Salvini zittisce il Pd: "Fascismo torna? A qualcuno serve un medico"
"Conosco il governatore Toti come una persona seria, onesta, perbene. Rispetto queste inchieste, spero solo che facciano in fretta perché da italiano, vorrei sapere se qualcuno ha sbagliato e se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi. Però, ti posso dire, che non basta una denuncia , una inchiesta per bloccare mezza Italia anche perché purtroppo, ogni giorno le statistiche dicono che tre italiani normali, non politici e giornalisti, vengono arrestati dalla giustizia e poi scarcerati dopo qualche mese perché è stato un errore, non c’entravano niente".
Matteo Salvini a Dritto e Rovescio affronta diversi temi che accendono le giornate politiche di questi tempi. Oltre al caso Toti, il ministro dei Trasporti e delle Infrasrutture parla anche del caso Salis: "Gli italiani hanno la loro testa, ragionano con la loro testa e sceglieranno alle elezioni di giugno. Noi come Lega abbiamo fatto una scelta precisa: Roberto Vannacci è stato il comandante dei parà della Folgore, ha combattuto i terroristi islamici in Iraq e in Afghanistan, ha tenuto alto l’onore e ha protetto e difeso l’Italia e l’onore dell’Italia nel mondo e mentre la sinistra, che ha la libertà di farlo, candida per rappresentare gli italiani a Bruxelles una persona che è in carcere, all’estero, e parlo di Ilaria Salis, con delle accuse di violenza pesantissime da cui spero si possa rivelare innocente perché non voglio il male di nessuno. Ebbene, se per certa sinistra l’Italia deve andare in Europa rappresentata da una persona che è in carcere, io come Lega offro a sessanta milioni di italiani un generale dell’esercito per aiutarci a cambiare l’Europa".
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Poi commenta anche le polemiche scaturite dal caso Scurati: "Io sono un amante delle libertà. Io ritengo che ognuno debba poter leggere, scrivere, cantare e vivere in maniera assolutamente libera. se qualcuno a sinistra pensa che in Italia ci sia un regime e il problema sia il ritorno imminente del fascismo, ha bisogno di un medico bravo... Perchè il fascismo come il comunismo non tornano più. Siamo in democrazia e rimarremo in democrazia. Non penso che ci sia nessun rischio censura". Infine manda ancora un messaggio a Macron: "Il rischio principale con cui sto combattendo come genitore e ministro e il rischio della guerra, non del ritorno del fascismo o del comunismo... Non darò mai il mio permesso di mandare un soldato italiano a combattere e morire in Ucraina...".
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