Matteo Renzi contro i pm: "Una sfida? Esattamente così"
"Si chiude una vicenda umanamente dolorosa, e voglio sgomberare il campo da ogni dubbio": il leader di Italia Viva Matteo Renzi lo ha detto in Aula al Senato intervenendo sulla vicenda della fondazione Open per la quale l'Assemblea dovrà esprimere un voto sulla richiesta di autorizzazione a procedere avanzata dalla magistratura per ottenere il sequestro di alcune chat che riguardano Renzi. "Per il processo - ha precisato l'ex premier - qualsiasi cosa decidiate non cambia nulla, perché al termine della votazione depositerò gli sms oggetto della contestazione, anche ove voi votiate - come credo logico e naturale - per respingere l'autorizzazione".
Lo scorso 13 marzo la Giunta per le immunità aveva detto no alla richiesta. Ora invece è l'assemblea che è chiamata a esprimersi. "Se lo ritenete un atto di sfida nei confronti dei pm, sappiate che è esattamente così - ha continuato Renzi nel suo intervento - ritenendo questo processo una farsa senza precedenti, una volta che il parlamento avrà posto la parola fine, ritenendo che non c'è diritto di violare l'articolo 68 della Costituzione, prenderò questi 4 sms whatsapp e li metterà agli atti, perché non vi sia nessuno che un domani possa dire che questo processo finisce per una mancata autorizzazione". "Questo processo - ha sottolineato ancora il leader di Iv - finisce perché non doveva neanche iniziare".
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Secondo Renzi, "o siamo garantisti o la politica perde dignità. Questa vicenda ha distrutto la mia privacy, messo a dura prova la vita della famiglia, ha violentato i miei finanziatori, ha danneggiato il mio partito. Ma non ha fatto venire meno la voglia di combattere perché lo slogan giustizia giusta" coniato dai radicali ai tempi di "Tortora sia ancora da difendere e da cercare di attuare".
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