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DiMartedì, Padellaro sorprende Floris: "Posso dire che quello di Meloni è un colpo di genio?"

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Il tema più dibattuto della settimana? Semplicemente "Giorgia", ovvero la decisione di Giorgia Meloni: per la preferenza sulla scheda delle Europee sarà sufficiente scrivere il suo nome. Una circostanza, su cui è arrivato l'ok del Viminale, che ha fatto impazzire la sinistra, Elly Schlein compresa, la stessa Schlein che parimenti avrebbe voluto il suo nome nel simbolo del Pd, che però ha respinto l'istanza in modo compatto, di fatto sfiduciando la segretaria.

E di "Giorgia", dunque, se ne parla anche a DiMartedì, il programma condotto da Giovanni Floris su La7, la puntata è quella di martedì 30 aprile. E ospite in studio ecco Antonio Padellaro, editorialista del Fatto Quotidiano, uno che quando c'è qualcosa da non perdonare a Meloni di sicuro non esita. 

Giovanni Floris si rivolge al collega. "Meloni dice: mi hanno dato della pesciarola, della popolana, perché io sono così, sono una di voi, chiamatemi Giorgia, anzi votatemi scrivendo Giorgia. Che significa?". "Posso dire che è un colpo di genio?", risponde tranchant e con assoluta onestà intellettuale. "Perché?", aggiunge Floris. "Perché l'ambizione di tutti i leader che hanno cercato di fare il partito personale era proprio quella, cioè di sostituire al nome del partito il proprio nome", riprende Padellaro. 

 

E ancora: "Non ci riuscì Bettino Craxi, non ci è riuscito neppure Silvio Berlusconi anche se tutti lo chiamavano Silvio. Ora ci riesce lei. Perché adesso non si vota più Fratelli d'Italia, si voterà Giorgia. E quindi lei intanto si porta avanti col lavoro con le Europee e poi se la giocherà quando ci sarà il referendum per il premierato", conclude Antonio Padellaro.

DiMartedì, l'intervento di Padellaro su Meloni: qui il video

 

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