Repubblica e progressisti si indignano con i poveri che non li votano
È più forte di loro: ormai certi intellettuali di sinistra e i loro giornali di riferimento non riescono più nemmeno a trattenersi, i freni inibitori sono completamente saltati, e il loro disprezzo verso la common people, verso la gente comune preferibilmente di ceto medio e medio-basso, esplode in modo addirittura spettacolare.
L’apertura di Repubblica di ieri, ad esempio, usando come una clava un rapporto Censis sullo stato dell’Ue, era dedicata nientemeno che alla “rabbia dei disagiati d’Europa”, con un voto su tre destinato a essere – tenetevi forte – “preda dei sovranisti”. E dunque chi si preparerebbe a votare a destra? Chi è animato dal “profondo malessere dei perdenti”, i “disagiati” in cerca di “ricette semplici” e di “slogan non necessariamente fondati su basi razionali”. (...)