Matteo Renzi, la sfida: ultimo in lista per gli Stati Uniti Ue
Europa viva. Matteo Renzi è pronto a giocare uno scherzetto da lontano a Carlo Calenda e da più vicino ai suoi neoalleati radicali, socialisti, eccetera. Stamane si riunirà il tavolo delle candidature per la lista “Stati Uniti d’Europa” e potrebbe esserci il colpo di scena. Renzi, che critica i leader (Meloni, Schlein, Tajani e Calenda) che si candidano per Strasburgo ma con la certezza di non andarci se eletti, è pronto a rovesciare il tavolo.
Fino a ieri sera non si parlava della sua candidatura, ma ha in serbo la solita genialata: se alla lista servo per il progetto politico, sono pronto a fare la mia parte in ultima posizione. E certo – dicono ambienti a lui vicini – con l’ambizione di andare a Strasburgo se eletto. Una mossa ad effetto, perché di solito i leader vanno in testa alla lista. Lui no. Comunque, è da decidere. Intanto le cose che già potrebbero essere definite per gli “europeisti”: Emma Bonino sarà capolista a nord ovest, Gian Domenico Caiazza al centro, il segretario socialista Maraio al sud. Al nord est il capolista sarò lo storico leader liberal democratico scozzese Watson, nelle isole la militante radicale Rita Bernardini. Poi ci sono i candidati più noti tra le varie componenti dell’alleanza: Più Europa segnala la presenza di Marco Taradash al nord ovest e Antonella Soldo al nord est. Quasi fatta la candidatura del giornalista di Liberation Eric Jozsef.
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Per quanto riguarda Italia Viva sarebbe sicura la presenza della coordinatrice del partito Lella Paita al nord ovest insieme al sindaco di Segrate Paolo Micheli. Al nord est probabile la presenza di Teresa Bellanova con alcuni sindaci quali Davide Bendinelli di Garda, Nicola Cesari di Sorbolo, Giampiero Veronesi di Anzola dell’Emilia. Al centro i due candidati di punta per i renziani saranno Nicola Danti e Marietta Tidei. Al sud, tra gli altri, Nicola Caputo, Sandra Lonardo Mastella, Massimiliano Stellato e Caterina Miraglia. Nelle isole non ci saranno candidati della Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro dopo le polemiche degli scorsi giorni. Cuffaro ha provocatoriamente deciso di raccogliere le firme per la lista di Michele Santoro e ha annunciato che partirà per l’Africa in piena campagna elettorale per seguire uno dei progetti di cooperazione internazionale in Burundi. Possibile invece la candidatura dell’ex sindaco di Agrigento Marco Zambuto, già candidato alle europee con il Pd di Renzi nel 2014 e di Dario Chinnici capogruppo di Italia Viva al comune di Palermo.
Tornando alla candidatura di Renzi, l’ex premier parla di «situazione win-win». Renzi preferirebbe non candidarsi perché ha spiegato in tutte le sedi che chi si candida deve andare a Bruxelles e questo vorrebbe dire lasciare il seggio a Palazzo Madama. Se dunque non ci saranno le condizioni per correre, per il senatore fiorentino sarà facile attaccare «la mancanza di serietà di chi si candida sapendo già di non onorare l’impegno con gli elettori». Se invece la lista Stati Uniti d’Europa chiederà a Renzi di correre, l’ex premier ha dato la disponibilità come ultimo in tutti i collegi: «A me interessa che il progetto Stati Uniti d’Europa parta e per questo sono pronto a dare una mano in tutte le forme, sia a Roma che a Strasburgo».
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