Scurati, fallito l'assalto al governo. L'Ue lo liquida: "Questione interna"
Questo 25 aprile è stato preceduto da un'ondata di veleni sul governo, sul premier e sul centrodestra che non hanno precedenti. La campagna denigratoria ha trovato le basi nel caso Scurati in Rai ed è poi proseguita con la richiesta della "patente antifascista" a Giorgia Meloni. Una litania rossa che è poi sfociata, come vi abbiamo raccontato, negli scontri e nelle bastonate in piazza del Duomo a Milano e negli insulti alla brigata ebraica a Roma. Ma a quanto pare questa grande cagnara messa su dalla sinistra di fatto non trova sponde in Europa. E così arrivano parole chiare da Bruxelles: "L'ultimo rapporto sullo stato di diritto ha rilevato che il quadro giuridico che regola il settore dei media in Italia è solido ed efficace.
Le autorità di regolamentazione dei media sono indipendenti. Continuiamo aseguire e a monitorare gli sviluppi in tutti gli Stati membri", ha affermato un portavoce della Commissione Ue nel briefing conla stampa interpellato sia sul caso Scurati: "Si tratta di una questione interna, nazionale". Insomma a quanto pare la grande offensiva sfruttando l'autore di M. non ha portato i frutti sperati alla sinistra. E i sondaggi delle ultime ore parlano chiaro e fanno tremare i progressisti in vista del voto per le Europee: il centrodestra è saldamente in testa.