Capezzone e un "25 aprile orrendo": Scurati insidia Mattarella, "colate di bava sui giornaloni"
"Ci siamo lasciati alle spalle un 25 aprile orrendo, una giornata orrendo". Daniele Capezzone, nel suo "Occhio al caffè", la rassegna politicamente scorrettissima di Libero, passa in rassegna lo scenario desolante delle celebrazioni.
"I gruppi pro-Palestina hanno preso il controllo della situazione dal punto di vista mediatico e delle piazze fisiche - spiega il direttore editoriale di Libero -, sin dalla mattinata tensioni e insulti nei confronti dei rappresentanti della comunità ebraica a Roma e a Milano, un clima di antisemitismo che ciascuno poteva respirare. E la sinistra che fa? Due cose prevedibili ma non belle: si benda gli occhi davanti a questo clima antisemita e la butta sul premierato, il rischio fascismo, la Meloni, il 'non basta mai', qualunque cosa dica la premier non basta mai".
Il fatto nuovo della giornata è un altro: il testa a testa. "Chi è il totem buono per i giornaloni? Colate di bava... La figura è quella del presidente Mattarella, Marzio Breda sul Corriere della Sera, Claudia Fusani sul Riformista, e Repubblica non lo dico nemmeno".
Ma a insidiare il presidente c'è Antonio Scurati, "un altro capolavoro della destra televisiva. Non c'è Lucio Presta che possa imitarli... Ieri Scurati ha parlato in piazza e oggi il direttore Maurizio Molinari lo presenta come fosse il terzo fratello Rosselli e una sua intervista lancia la campagna elettorale europea. Questa cosa va su tutti i giornali internazionali, questo è il clima.