Matteo Renzi: "Quanti errori da Elly Schlein, il fascismo non è alle porte"
Il fascismo non è alle porte. E nemmeno l’autoritarismo, dice Matteo Renzi a Libero. Quanto a Elly Schlein, ha sbagliato a fare marcia indietro sul nome nel simbolo: «Tirarsi indietro è un segno di debolezza». Se poi «vuole consigli su come rimettere a posto Conte, sono disponibile».
Partiamo da Antonio Scurati. C’è, in Italia, il rischio di autoritarismo? È censura o un grande pasticcio?
«In Italia non c’è nessun rischio di autoritarismo: più che il fascismo alle porte, in Rai hanno tanta mediocrità che è già entrata in casa. Il caso Scurati è il pasticcio perfetto: per impedire che un milione di persone sentissero il monologo, lo hanno sentito in 30 milioni. Un capolavoro assoluto. Dopo di che, la censura è sempre da condannare: la libertà di espressione è un caposaldo intoccabile a maggior ragione nella tv pubblica».
Anche lei pensa che Giorgia Meloni non sia abbastanza netta nel condannare il fascismo?
«Vengo da una storia di cattolicesimo democratico: l’antifascismo è un valore che ho nel dna politico. Così come l’opposizione a ogni totalitarismo, che spesso una certa sinistra finge di ignorare. Posso dire, quindi, che noia? Questo eterno spauracchio del ritorno del fascismo a sinistra, queste provocazioni lanciate da destra appositamente per indignare, mi fanno sospettare che si sposti il dibattito su questo tema perché non si hanno altri argomenti. Discutiamo di tasse, giustizia, lavoro, non di temi storici pur se affascinanti». (...)
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