Pd, direzione in ritardo: malumori per il nome "Elly Schlein" nel simbolo
Attesa per la direzione Pd, convocata per oggi, domenica 21 aprile, per approvare le liste per le Europee del prossimo giugno. Attesa che si allunga: l'inizio dei lavori, infatti, è arrivato in forte ritardo.
E secondo quanto trapela, l'allungarsi dei tempi era dovuto al simbolo: diversi esponenti della direzione dem, infatti, riferiscono che la discussione verte sulla possibilità di inserire il nome di Elly Schlein, la segretaria, nel simbolo.
Sarebbe la stessa Schlein a spingere affinché in qualche modo il suo nome compaia nel simbolo. Ma ovviamente non tutti sarebbero d'accordo: nel caso, un altro schiaffo, l'ennesimo, alla leader. In ogni caso, potrebbe averla spuntata: il suo nome dovrebbe essere nel simbolo.
E ancora, restava da sciogliere il nodo della candidatura della stessa Elly Schlein in tutte le circoscrizioni, e non solo come capolista nel centro e nel Lazio. Un altro tema, quest'ultimo, al centro di molte polemiche nel Pd, con parte delle candidate donne che da tempo protestano contro la possibile candidatura di bandiera della leader, che andrebbe a sottrarre posti e scranni all'Europarlamento ad altri candidati. Alla fine, la soluzione al giallo la ha offerta la stessa segretaria in conferenza stampa: "Sono disponibile a dare una mano con spirito di servizio, mi candido al Centro e nelle Isole per dare una spinta a questa meravigliosa squadra e a un progetto di cambiamento del Pd e del Paese". Insomma, candidata in due sole circoscrizioni.
Certa la candidatura di Cecilia Strada alla guida della lista Pd Nord-ovest: lo ha confermato la stessa Schlein in un'intervista a Repubblica. "Ho chiesto a Cecilia Strada di guidare la lista del Pd al Nordovest. Lo dico con emozione non solo per la sua storia, la sua esperienza di impegno in mezzo al mare a salvare persone, ma anche per il protagonismo nella giustizia sociale. E abbiamo chiesto la stessa cosa a una straordinaria giornalista come Lucia Annunziata. Apriamo alle migliori energie e alla società civile", ha concluso. E anche su questo, Schlein ha dovuto scendere a compromessi: è infatti tramontata la sua idea di candidare 5 donne "esterne" alla guida delle liste. Il lotto si è ridotto a due: Cecilia Strada e Lucia Annunziata.