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Antonio Scurati, delirio sui giornali progressisti: "Manganelli", "Fascismo", "Epurazione"
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La sinistra e la stampa progressista sguazza nel caso di Antonio Scurati, presunto "censurato" in Rai, anche se l'azienda ha fatto subito sapere che dietro allo stop al suo intervento c'erano ragioni contrattuali e di compenso. Neppure il fatto che la stessa Giorgia Meloni abbia pubblicato integralmente l'intervento di Scurati sui suoi profili social è bastato al plotone d'esecuzione che sparava senza soluzione di continuità. Neppure i sospetti sulla "manovra" ordita da Serena Bortone, in crisi di share con il suo Chesarà dove era previsto l'intervento, vengono ovviamente presi in considerazione.
E così, ecco che la rassegna stampa "progressista" di oggi, domenica 21 aprile, tratteggia ovviamente un quadro a senso unico, con toni ipertrofici, smisurati a tratti sia inquietanti che grotteschi. Si parta per esempio dalla Stampa, che titola in prima pagina: "25 Aprile, la Rai epura Scurati". Anche se poi l'intervento dello scrittore è stato letto in diretta. Dunque il commento di Flavia Perina: "Censura o stupidità, l'autogol della destra". E ancora Nicola Lagioia: "Querele e manganelli per gestire il dissenso", la spara grossissima.
Quindi Repubblica, che si spinge forse ancor più in là. Titolone a tutta pagina: "La Rai censura Scurati". Si parla di "attacco alla libertà di parola". Intervistona ad Elly Schlein: "Questa televisione è il megafono del potere". Si spende il direttore, Maurizio Molinari: "Meloni e il tabù dell'antifascismo". Il discorso di Scurati viene proposto con titolo: "Lo spettro fascista". E ancora, Concita De Gregorio che ci parla del "pericolo dell'indifferenza".
Infine, menzione d'onore per Domani, il quotidiano edito da Carlo De Bendetti, che titola a tutta pagina: "Antifascimo, la Rai censura Scurati". Ma non solo, coglie l'occasione per una seconda riga che recita: "Attacco intimidatorio a Domani". La ragione? L'interrogatorio di Emanuele Fittipaldi, il direttore, previsto lunedì all'Antimafia per il caso-dossieraggio, che ha avuto proprio nel Domani il principale veicolo di diffsione. Infine, il commento di Marco Damilano, sempre sul tema-Scurati: "La stampa libera e il dovere di resistere". Già, a leggere la stampa progressista pare di essere già sotto una dittatura. E vien da chiedersi se credono a quel che dicono e che scrivono...
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Un santuario alpino sospeso nel tempo e nello spazio
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