Emiliano "non poteva non sapere". Fratelli d'Italia chiede le dimissioni
"C’è una vecchia inchiesta che ti riguarda e che ha ripreso slancio. O ti dimetti o ti caccio". Questa l'intimidazione che il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano avrebbe indirizzato al suo ex assessore Alfonso Pisicchio. Come Emiliano sia venuto in possesso di quelle informazioni resta momentaneamente un mistero, ma pare evidente che ci sia stata una fuga di notizie dalla Procura di Bari di cui il governatore è stato informato.
La sua posizione si fa sempre più complessa, tanto che dal centrodestra cominciano a montare le richieste di un passo indietro. Troppe ombre su di lui e sulla sua giunta. "Il quadro che sta emergendo dalle indagini in Puglia si fa ogni giorno più inquietante. L’intreccio di storie che c’è tra la dirigenza Pd pugliese, e il candidato a sindaco di Bari del M5S fortemente voluto da Conte, apre degli interrogativi che necessitano una risposta chiara. Non passa giorno che la posizione di Emiliano non peggiori. E questo fa ma male sia alla Puglia che alla sua gente. Credo che un passo indietro dell’attuale presidente sia auspicabile, anche per aver modo di difendersi da una situazione che potrebbe vederlo coinvolto in prima persona molto presto" ha dichiarato il senatore di Fratelli d'Italia, Ignazio Zullo.
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Ancora più netto il suo compagno di partito, il senatore Filippo Melchiorre: "Nonostante sia Emiliano che Decaro stiano provando a sminuire e a far passare in sordina la vicenda, è impossibile non rimanere impressionati dai dati che emergono quotidianamente dalle indagini nella Regione Puglia e nel comune di Bari. L’intimidazione di Emiliano all’ex assessore Pisicchio di dimettersi, prima che fosse stato proprio lui a cacciarlo, è la certificazione che non poteva non sapere. Emiliano ha l’obbligo di chiarire ed evitare alla Puglia una situazione che sembra destinata a peggiorare giorno dopo giorno".
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