Sapienza, mezza sinistra si schiera con i violenti nemici di Israele
Sss... Elly ha scelto ancora il silenzio. Ci sono 27 poliziotti feriti, ma nessuno disturbi la Schlein. Intanto il “suo” Pd si divide anche sugli scontri all’Università “Sapienza”. Il deputato Arturo Scotto, ospite di Rainews a “Specchio dei Tempi”, ha tuonato: «Non mi piace questo clima da manganello e l’esibizione di forza nei confronti degli studenti. Questi ragazzi chiedono la pace in Medio Oriente», ha continuato Scotto, «e bisogna saperci parlare. L’idea che si possano utilizzare forme di riflesso d’ordine sui giovani ci riporta molto ma molto indietro nel tempo». E insomma, si torna sempre al fascismo. Negli stessi minuti, sempre in televisione, ecco che Chiara Braga – capogruppo dem alla Camera – la pensa in modo completamente differente: «Gli episodi di violenza vanno sempre condannati, credo che il legittimo dissenso non debba mai sfociare in episodi di questo tipo. Credo che le forze dell’ordine», ha continuato Braga, «anche ieri abbiano dimostrato qual è il loro valore, cioè garantire che anche l’espressione di forme di dissenso avvenga nel rispetto della legalità e della convivenza civile. Non c’è nessuna difficoltà nel condannare la violenza che c’è stata a Roma».
ARRINGA GRILLINA
Il Movimento Cinque Stelle invece se l’è presa col governo: «La gestione del dissenso da parte di questo esecutivo sta inanellando una serie di fallimenti, e certa politica con le sue dichiarazioni non fa altro che soffiare pericolosamente sul fuoco. Le scuole e le università», prosegue la nota degli esponenti grillini in commissione Cultura (sia alla Camera che al Senato), «stanno diventando il palcoscenico della repressione nei confronti degli studenti e di scontri la cui sistematicità non può lasciare indifferenti. È un clima che mette in crisi uno dei pilastri della nostra democrazia come la libertà di espressione e manifestazione». Poi, dopo aver attaccato il governo, i 5Stelle hanno aggiunto: «Condanniamo fermamente ogni forma di violenza e siamo vicini a tutti coloro che, tanto tra i manifestanti quanto tra le forze dell’ordine, ne sono stati vittima alla Sapienza». Torniamo ai Dem. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha invitato gli studenti alla calma: «Le università sono per definizione il luogo del pensiero critico, del confronto acceso, ed è doveroso che sia così. Ma c’è differenza tra questo e la violenza». Nella divisione che si è aperta tra i Dem si è infilata Azione, il partito di Carlo Calenda: «C’è una questione di merito», ha dichiarato l’onorevole Daniela Ruffino, «su cui è bene che il Pd faccia conoscere il suo punto di vista. Ritiene legittimo che un’istituzione accademica sospenda, per ragioni politiche del tutto improprie rispetto al suo ruolo, la propria collaborazione con le istituzioni accademiche israeliane col presupposto che questo convinca il governo di quel Paese a mutare la propria politica di repressione contro il terrorismo?».
Anti-occidente la posizione di Massimiliano Smeriglio, europarlamentare dell’Alleanza Verdi e Sinistra: «Ritengo che la richiesta dei ragazzi di recedere da progetti di ricerca che potrebbero ottimizzare la produzione di armi per un Paese belligerante possa essere oggetto di un confronto nel merito. Anche per stemperare il clima auspico che la rettrice Antonella Polimeni e la ministra Anna Maria Bernini possano rivolgere un segnale di attenzione agli studenti protagonisti di questa forma di protesta pacifica». Già: pacifica. La coordinatrice di Italia Viva, la senatrice renziana Raffaella Paita, ha preso le difese della polizia: «Ancora una volta sono le forze dell’ordine a subire le conseguenze più gravi degli scontri. Il bilancio di 27 agenti feriti è un bollettino intollerabile. La violenza va condannata senza tentennamenti».
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SEGNALI DI FUMO
Sul fronte del centrodestra registriamo prima le dichiarazioni del ministro dell’Estero, Antonio Tajani: «Le proteste sono sempre legittime, ma la violenza è inammissibile»; molto duro il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri: «È intollerabile. Questi estremisti sono dei seguaci dei terroristi di Hamas e cercano di imitarne lo stile e i metodi di comportamento. Una situazione vergognosa. È intollerabile che le forze di polizia debbano pagare sempre più spesso un onere così pesante. Siamo alla follia e mi auguro che saranno prese serie ed adeguate iniziative nei confronti di questi forsennati intenti a difendere ideologie in assoluta contrapposizione con i nostri principi ed i nostri valori costituzionali». Diversi esponenti della maggioranza di governo hanno invitato la Schlein a dire qualcosa sull’accaduto. Un cenno, anche un “tweet” striminzito. Niente. Elly fa l’indiana. Nemmeno un segnale di fumo.