Bonaccini, duro affondo contro Conte: "Se gli rimane un po' di tempo"
"Consiglierei a Giuseppe Conte di occuparsi un po’ meno del Pd e un po’ più della destra al governo del Paese. E, magari, anche di ciò che sta accadendo nel mondo. Se gli rimane un po’ di tempo": Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna nonché presidente del Partito democratico, lo ha detto in riferimento ai recenti attacchi lanciati dal leader grillino dopo le inchieste che hanno scosso i dem sia in Puglia che in Piemonte.
"Mi riterrò soddisfatto - ha detto Conte questa mattina in un'intervista a La Stampa - nella misura in cui sarà applicato il patto per la legalità che abbiamo preparato e messo a disposizione di tutti, per prevenire malaffare e infiltrazioni. Il M5S è in una fase nuova, non rimane alla finestra a urlare 'onestà' e inveire contro il sistema: ci affidiamo alle nostre competenze per cambiarlo il sistema, e aggredire tutte le incrostazioni di potere clientelare". E ancora: "Il tema è: chi si professa progressista può accettare che ci siano territori in cui dilaga la malapolitica, dominati da gestioni clientelari e acchiappavoti che cambiano casacca ad ogni elezione? O vogliamo scimmiottare l'indifferenza a questi temi del centrodestra?".
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Infine, al dem Andrea Orlando che aveva parlato di trasformismo come di un fenomeno trasversale, Conte ha risposto: "Noi non abbiamo mai accettato transfughi da altri partiti, ma, non essendoci vincolo di mandato, non possiamo fare nulla se un nostro eletto si lascia ammaliare dalle sirene di altri. Orlando ragiona male: è il suo partito che prima ha spalleggiato la scissione di Di Maio e poi alle Politiche ha accolto lui e altri fuoriusciti dal M5S, alimentando il trasformismo".