Lega, Bossi: "Serve un nuovo leader". E Salvini: "Ascolto le critiche con attenzione"
Nel giorno del quarantesimo compleanno della Lega, Umberto Bossi a sostenitori e giornalisti fuori da casa sua a Gemonio, in provincia di Varese, ha detto che "alla Lega serve un nuovo leader. Uno che vada nella direzione dell’autonomia, che rimetta al centro la questione settentrionale".
La prima replica è arrivata dal vice segretario del Carroccio, Andrea Crippa, che ha detto: "Matteo Salvini è colui che ha portato la Lega al 35% e a essere centrale sullo scacchiere italiano ed europeo. È grazie a lui se oggi la Lega è un partito che può determinare il futuro dell’Italia e dell’Europa". Poi una risposta è arrivata anche dal diretto interessato: "Alle critiche di Bossi sono abituato da trent’anni, ne parlo anche nel mio libro che uscirà a fine aprile - ha dichiarato Salvini -. Le ascolto con attenzione e gratitudine, rispondo solo che vederlo in salute è il miglior regalo per questa festa".
La concretezza della Lega aveva convinto perfino Enzo Bettiza
Bossi, raggiunto dai suoi sostenitori, alla fine si è detto contento della giornata: "Ho visto tanta gente che non vedevo da anni, è la Lega di 40 anni fa. Quella radicata nella sua base popolare, in consiglio a Varese si parlava in dialetto. Sicuramente abbiamo fatto un grande sforzo, era un mondo diverso, c’era necessità di nuovo e chiunque avesse intuito politico l’avrebbe capito. Lì siamo nati noi. Se le radici sono forti, è difficile che si fermino".
I primi 40 anni del romanzo leghista, da Pontida a Roma: la storia del Carroccio