Beppe Sala, bordate a sinistra: "La superiorità morale non esiste"
Beppe Sala mette nel mirino la sinistra (la sua sinistra) dopo gli scandali degli ultimi giorni. In un'intervista a Repubblica non usa giri di parole: "Da uomo di sinistra non ritengo che la mia parte politica possa vantare una superiorità morale. E in ogni caso gli elettori non riconoscono da tempo questo presunto primato; quindi cerchiamo invece di dimostrare che possiamo essere più capaci della destra nel gestire le sfide di un mondo che cambia e che non si può affrontare a colpi di conservatorismo. Del resto, se si guarda al territorio, dove oggettivamente l’elettore ha più elementi per valutare, queste competenze vengono premiate", una bordata piuttosto pesante.
E ancora: "Mi chiedo come persone che dovrebbero solo ringraziare il Signore di avere un ruolo e uno stipendio grazie alla politica, perché nel mondo “reale” stenterebbero a farcela, si permettano anche tali atti di disonestà.
Ma il fenomeno si verifica sia a destra sia a sinistra e strumentalizzare i singoli casi rischia di far crescere ancora di più l’avversione per la politica". Infine sulle alleanze tra Pd e 5s afferma: "L’intesa può servire, ma non basta. Il centrodestra vince perché ha un centro che si chiama Forza Italia e il centrosinistra il centro di fatto non ce l’ha o ce l’ha in maniera anomala perché occupato da Renzi e Calenda che, al di là dei loro conflitti, non garantiscono di essere parte costituente della proposta comune, anche se a volte capisco le loro perplessità verso i 5 Stelle. Guardando alla situazione da Milano e con la mia esperienza da sindaco, esiste un terzo circa di elettorato moderato a cui bisogna dare una proposta se si vuole vincere. Ecco, mi chiedo perché Renzi e Calenda, se vogliono attrarre quell’elettorato, siano così poco moderati nella postura, negli atteggiamenti. Parlando spesso con gli esponenti del centrodestra posso dire anche che non mi paiono preoccuparsi granché che oggi a sinistra ci sia un’alternativa al loro governo".