Elly Schlein, Capezzone: la segretaria bullizzata non capisce di essere il pollo
Se a un tavolo da poker, dopo mezz’ora di gioco, non hai capito chi è il pollo, allora il pollo sei tu. Oppure sei Elly Schlein. Anzi, altro che poker: qui siamo a una specie di crudele e supersadica versione politica dello schiaffo del soldato, con la povera Elly che continua a ricevere sganassoni senza mai individuare chi l’abbia colpita tra Giuseppe Conte, Michele Emiliano, Antonio Decaro, Michele Laforgia, e tutti gli altri protagonisti e comparse del vaudeville pugliese.
La triste verità – che siamo quasi mortificati di rivelare – è che a turno la stanno picchiando un po’ tutti, chi volontariamente e chi no, chi con cattiva intenzione e chi per puro caso: dopo di che, loro se ne stanno beffardi con il dito alzato, mentre la segretaria dem, poco avvezza sia alle geometrie della politica che alla giungla delle amministrazioni locali, non riesce a sfilarsi da una posizione a dir poco mortificante. (...)
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