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Giuseppe Conte, "ora di fare pulizia": via gli assessori M5s dalla giunta Emiliano

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La rottura tra Movimento 5 Stelle e Pd è completa: Giuseppe Conte annuncia il ritiro degli assessori grillini dalla giunta di Michele Emiliano alla Regione Puglia. Un colpo mortale, a livello politico e d'immagine, al centrosinistra pugliese ma anche una ferita forse insanabile alla idea stessa del cosiddetto campo largo a livello nazionale.

"Stiamo leggendo pagine di politica che sono anche di cronaca giudiziaria che fanno tremare i polsi - spiega il leader pentastellato Conte in conferenza stampa nella sala stampa del Consiglio regionale della Puglia, a Bari -. Sono vicende da noi lontanissime. Non facciamo sconti" al centrodestra e a Giorgia Meloni" ma nemmeno "alle forze che operano all’interno del nostro campo politico. Non ci possono essere due pesi e due misure".

Per questo, annuncia l'ex premier, "vogliamo dare un’assoluta scossa, è il momento di fare pulizia, tabula rasa. Oggi vediamo qui a Bari dilagare le erbacce della cattiva politica. Le inchieste sono eloquenti, siamo per tutte le garanzie costituzionali, ma si sta estendendo la zona grigia. E quando c’è questo non ci può essere il M5s. Lasciamo i nostri posti in giunta, rimettiamo tutte le deleghe. Rinunciamo agli incarichi pur di cambiare le cose".

E ancora, secondo Conte, la rottura annunciata in mattinata potrebbe influire sui rapporti con gli alleati "solo nella misura in cui le altre forze che lavorano con noi dovessero reagire nel modo più sbagliato possibile". E ancora, rispondendo ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa nel capoluogo pugliese, ha aggiunto: "Ci viene detto che il M5S favorisce la destra: no, è questo modo di far politica, è il voltare le spalle a questi fatti che favorisce la destra. Dobbiamo far tornare i cittadini a votare, così battiamo la Meloni, non con queste formulette con cui ci stressate tutti i giorni 'dovete unirvi': per fare cosa, su quali premesse?", conclude Conte picchiando durissimo.

Il Comune di Bari, guidato dal sindaco Pd uscente Antonio Decaro, è scosso da una serie di inchieste, arresti e indagati eccellenti negli ultimi mesi che hanno portato alla commissione del Viminale che potrebbe disporre lo scioglimento per infiltrazioni mafiose alla vigilia delle prossime elezioni amministrative, i prossimi 8 e 9 giugno in coincidenza con le Europee. Per quel motivo, Conte aveva annullato le primarie cittadine previste per domenica scorsa, scatenando la guerra con il Pd. Di ieri la notizia dell'arresto di un fedelissimo del governatore Emiliano, l'ex assessore Alfonso Pisicchio. La goccia che ha fatto traboccare il vaso nel centrosinistra.

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