Prima di Domani, la lezione della Ceccardi: "Siamo nel 2024 per la nascita di Cristo"
"Siamo nel 2024 perché sono 2024 anni dalla nascita di Cristo". Non si placano le polemiche attorno alla fine del Ramadan. Dal caso della scuola di Pioltello che ha deciso di chiudere, fino alla proposta di Aboubakar Soumahoro di rendere la chiusura della settimana sacra per gli islamici una festa nazionale italiana.
Intervenuta a Prima di Domani su Rete 4, l'eurodeputata dalla Lega Susanna Ceccardi ha dato una rapida lezione di storia alla sinistra su questo tema: "Noi ci dimentichiamo che siamo in Italia, siamo in Europa. Non a caso il nostro calendario ha festività che sono laiche ma anche religiose, di religione cattolica. Perché la religione cattolica, che si voglia o no, ha permeato questo continente, questa Italia e questa Europa da secoli. Ne ha plasmato le tradizioni, le usanze e anche le festività".
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L'ex sindaca di Cascina, che si ricandiderà con il Carroccio per il Parlamento Europeo, ha poi fatto un esempio pratico alla conduttrice Bianca Berlinguer di come la religione cristiana abbia caratterizzato il nostro modo di vivere: "Siamo nel 2024 non a caso. Siamo nel 2024 perché sono 2024 anni dalla nascita di Cristo. Se ci dovessimo uniformare al calendario islamico, vi comunico che saremmo nel 1444, quindi torneremmo indietro di circa 600 anni".
"La religione cattolica ha permeato l'Italia e l'Europa da secoli, plasmandone cultura e festività. Se ci dovessimo uniformare al calendario islamico torneremmo indietro di 600 anni"
— Prima di domani (@Prima_di_domani) April 10, 2024
Susanna Ceccardi a #PrimaDiDomani pic.twitter.com/6xECepiDoe