Matteo Renzi umilia Schlein: "Vittima della sindrome di Stoccolma"
"Non mi avete visto fino ad oggi - e non mi vedrete nemmeno d'ora in poi - rispondere al chiacchiericcio di chi vuole sporcare questo progetto con una battaglia nel fango di basso livello. Noi di Italia viva pensiamo che non si faccia politica con i sondaggi e i veti, ma con le idee e i voti". Queste le parole di Matteo Renzi nella sua Enews, dove esprime soddisfazione per la lista per gli "Stati Uniti d'Europa", in vista delle prossime elezioni europee. "Non abbiamo messo veti, non abbiamo accettato veti: chi vuole dare una mano e' il benvenuto, purché si ragioni del sogno europeo e non di piccole ossessioni personali", conclude il leader di Italia viva.
Dunque, l'ex premier prende la mira ed apre il fuoco contro il Nazareno. "Il Pd che insegue il Movimento 5 Stelle va in debito d'ossigeno. Perché? Perché Giuseppe Conte ha un unico obiettivo: distruggere il Pd. E il Pd sembra vittima della sindrome di Stoccolma". Lo scrive il leader di Italia viva, Matteo Renzi, nella sua newsletter. "Da Bari a Torino il glorioso partito riformista di una volta sembra farsi dettare la linea dal grillismo che a sua volta segue la direzione illuminata tracciata dagli statisti de 'Il Fatto Quotidiano'. Verrà presto il tempo in cui il ricordo dei nostri anni - coperto per molto tempo dalla lettera scarlatta del marchio di infamia - si tramuterà in nostalgia".
"La base del Pd - prosegue Renzi - prima o poi si ricorderà che c'è stato un tempo in cui noi dettavamo la linea e gli altri seguivano e non come oggi quando il Movimento Cinque Stelle detta le danze. La vera sconfitta del metodo di Michele Emiliano non e' legata a un singolo episodio o a una inchiesta penale: Michele Emiliano è stato il primo a teorizzare che si dovessero copiare i grillini. Su Tap, su Ilva, su Buona Scuola, su Xylella: il governatore pugliese ha tracciato una linea e piano piano il resto del PD lo ha seguito. Il triste risveglio pugliese aiutera' a capire che il PD ha un futuro solo se smette di fare la sesta stella e torna a fare il partito riformista. Sara' capace? Bella domanda. Nel frattempo l'unica alternativa alla destra sovranista e alla sinistra populista siamo noi. Non e' poco", conclude. (Rin) NNNN