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La tigre di carta si è incartata
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Volevano fare il campo largo, si è ristretto e l’unica cosa che si è allargata è la questione morale. Le inchieste sul voto di scambio a sinistra, in Puglia e in Piemonte, non sono questioni locali, perché l’impatto è devastante: a Bari è apparso chiaro che non si può essere alleati con il Conte Dracula, mentre a Torino sta tirando le cuoia un vecchio apparato della sinistra che faceva lavoretti di scambismo elettorale.
È anche il crollo dello “storytelling” che il progressismo editoriale (e giudiziario, non a caso stampa e magistratura vanno in tandem) ha messo in piedi dal 2018. Vediamone la trama. I bersagli dei gazzettieri negli ultimi cinque anni sono stati tre: Matteo Renzi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. (...)
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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