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Pd, scandalo Puglia: così Repubblica e Stampa nascondono tutto

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Su Repubblica scopriamo quasi per caso in prima pagina dello scandalo del Pd in Puglia. La notizia di cronaca, con l'inchiesta che ha portato ad arresti e indagati eccellenti, compresa Anita Maurodinoia, assessore ai Trasporti della giunta regionale di Michele Emiliano costretta a dimettersi, non appare neppure. Il quotidiano diretto da Maurizio Molinari la butta subito in politica, sottolineando come a Bari "Conte rompe il campo largo". Saltano le primarie del centrosinistra e si scatena "l'ira del Pd".

Giustamente, verrebbe da dire, visto che la scelta di Conte pare nata dal nulla. Magari accennare che il tutto è nato, appunto, dall'imbarazzante indagine avrebbe contribuito a chiarire meglio la rottura. 

 

 

 

In ogni caso, sempre in ossequio al motto "nascondere nascondere nascondere", il caso politico del giorno (destinato ad avere grosse ripercussioni nelle settimane a venire) viene piazzato in posizione subalterna alla apertura del quotidiano, "Il contropiede di Salvini". Si preferisce puntare tutto infatti sul "condono casa" proposto dal leader leghista e sulle presunte "divisioni nel governo". Scelta bizzarra testimoniata dall'agenda odierna: della sanatoria (non condono, si badi bene) si parla in termini di cronaca, mentre è proprio la spaccatura del campo largo a tenere banco.

 

 

 

Repubblica ne parla solo a pagina 10 e 11, proprio come La Stampa, altro importante quotidiano del centrosinistra dello stesso gruppo Gedi, quello di John Elkann

 

 

 

La notizia dell'inchiesta finisce a pagina 11, ma in prima pagina, dominata dal titolone "Tagli Sanità, Regioni in rivolta", la questione è un filino meno censurata. Due miseri "tappini" mescolato ad altri cinque, quasi indistinguibili. Perlomeno, il giornale torinese fa rimbalzare l'inchiesta ("Un voto per 50 euro. Indagata l'assessora Pd") e il dato politico ("Lo strappo di Conte: Addio alle primarie"). Peccato che anche in questo caso le due notizie non sembrano "parlarsi", non sono legate l'una all'altra come, in realtà, appare evidente. Per i lettori di Repubblica e Stampa, insomma, è tutto lunare. Mai, va detto, quanto lo stato del centrosinistra.

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