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Matteo Salvini, ecco il "piano salva-casa". E la sinistra sbotta

 Matteo Salvini

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Un piano per regolarizzare tutte le difformità interne delle abitazioni: a questo sta lavorando il ministero dei Trasporti guidato da Matteo Salvini. Si chiama "norma salva-casa" ed è stata chiesta e auspicata anche dalle Amministrazioni territoriali, dalle associazioni e dagli enti del settore edilizio. "Stiamo lavorando sulle norme vecchie di 50 anni che stanno bloccando il mercato - ha detto il ministro a Libero -. Sto parlando di milioni di pratiche che bloccano i Comuni. Solo a Roma ci sono 150mila pratiche giacenti. Chi ha costruito la casa abusiva, gliela abbatti, ma se uno non riesce a comprare o vendere la casa per 30 centimetri di soppalco, bagno o cameretta, ha più senso che paghi per liberare il bene". Il vicepremier aveva anticipato: "La sinistra farà una polemica gratuita". E in effetti così è stato. Basti vedere come il quotidiano Repubblica ha dato la notizia: "Salvini rilancia il condono". 

"Si tratta di una serie di misure che mirano a regolarizzare le piccole difformità o le irregolarità strutturali che interessano, secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, quasi l’80% del patrimonio immobiliare italiano - si legge in una nota del Mit -. In particolare: difformità di natura formale, legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente; difformità edilizie 'interne', riguardanti singole unità immobiliari, a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche (tramezzi, soppalchi, etc.); difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi a causa della disciplina della 'doppia conforme' che non consente di conseguire il permesso o la segnalazione in sanatoria per moltissimi interventi, risalenti nel tempo. E ancora per permettere i cambi di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee".

 

 

 

La riunione sul piano casa si è tenuta questa mattina al Mit alla presenza del Vicepremier e ministro Matteo Salvini con il Dipe (dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) e circa 50 tra istituzioni, enti, associazioni, ordini professionali e fondazioni del settore. "La ratio - si legge sempre nella nota del Mit - è tutelare i piccoli proprietari immobiliari che in molti casi attendono da decenni la regolarizzazione delle loro posizioni e che non riescono, spesso, a ristrutturare o vendere la propria casa. Allo stesso tempo deflazionare il lavoro degli uffici tecnici comunali, spesso sommersi dalle richieste di sanatorie. Alla luce della semplificazione e dell’efficienza amministrativa si è previsto anche di intervenire sulle procedure amministrative per garantire ai cittadini risposte certe in tempi certi".

 

 

 

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