Elly Schlein imbarca di tutto: dall'acchiappa-fascisti Berizzi al sogno Zaki
Strane e pericolose creature in camicia nera s’aggirano per il continente: “Pronto, Elly, serve l’acchiappa-fascisti!”. Nino-ninooo... La Schlein ha chiamato il miglior specialista su piazza, Paolo Berizzi. Brum-brum, lo specialista è arrivato sgasando. Te lido io i Ghostbusters! L’ultima idea meravigliosa della segretaria Dem è quella di candidare Berizzi alle elezioni europee di giugno. D’altronde il “fantasma pelatone” fa sul serio, non c’è tempo da perdere. E chi meglio del giornalista Berizzi, firma di Repubblica, può polverizzare col suo fucile-laser siffatti ectoplasmi? Berizzi però non è solo il John Wayne degli spettri dalla testa rasata. No.
Ogni giorno Berizzi si sveglia e sa che oltre a catturare i nemici dovrà scrivere un libro su di loro: “Bande Nere”; “L’educazione di un fascista”; “Nazi-Italia, viaggio in un Paese che si è riscoperto fascista”; “Il ritorno della bestia, come questo governo ha risvegliato il peggio dell’Italia”; e ancora, “È gradita la camicia nera, Verona la città laboratorio dell’estrema destra tra l’Italia e l’Europa”. Giulietta non è una zoccola, come hanno scritto in uno striscione i napoletani. No. Giulietta è una skinhead. Romeo un picchiatore della Curva Sud che fa gli ululati razzisti ai Capuleti. Il terreno di caccia del Berizzi è soprattutto il Nord, dove i ragazzi vanno a scuola al passo dell’oca. La Schlein, riferisce Il Foglio, vorrebbe candidare lo scrittore antifa a Nord-Est o Nord-Ovest. Elly sta monitorando dov’è maggiore l’intensità delle onde fascio-magnetiche. In base allo spettrometro sceglierà la circoscrizione.
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FAR WEST
Certo, sempre che i vertici del Pd già in subbuglio per possibili altre candidature esterne al partito glielo consentano. La rivolta è divampata dopo che la leader dem ha avuto la pensata di proporre la candidatura a Marco Tarquinio, l’ex direttore di Avvenire che per anni ha combattuto quasi tutti i capisaldi dem: il ddl Zan, l’unione delle coppie omogenitoriali, le posizioni sull’aborto, l’invio di armi in Ucraina. Per il resto è d’accordo su tutto. Tarquinio, che prima sembrava sul punto di candidarsi coi Cinque Stelle, finirebbe nella “circoscrizione centro” in cui erano già sicuri di dividersi i voti Nicola Zingaretti, ex governatore del Lazio, e il sindaco uscente di Firenze, Dario Nardella. I quali sono imbufaliti e per protesta potrebbero incatenarsi ai baffoni di Sandro Ruotolo, capo della comunicazione Dem.
Immaginate Tarquinio con l’aspersorio e il turibolo mentre Elly e Zan si dimenano sul carro del gay-pride e cantano “Ho visto lei che bacia lui/ Che bacia lei, che bacia me/ Mon amour, amour/ Ma chi baci, tu?”. È successo l’estate scorsa a Milano. Non a Tarquinio, ma ad Elly e Zan. Urge segno della croce.
Ma il canto della “sirena Schlein” è ammaliante, e così anche chi aveva giurato che non si sarebbe mai candidato alle Europee col Pd alla fine ha ceduto: Lucia Annunziata, trent’anni in Rai e altrettanti contro il centrodestra, sarà la capolista della “circoscrizione Sud”. L’euro-dem Pina Picierno, una dei vicepresidenti del parlamento europeo, ha protestato: «Le liste del Pd non sono l’isola dei famosi!». Non lo sono: mancano Walter Nudo, Adriano Pappalardo, “Sandokan” Kabir Bedi e la Perla di Labuan.
Dicevamo del canto di Elly. Pare che avesse raggiunto anche Ilaria Salis in Ungheria, anche lei pronta ad accettare la candidatura dal carcere di Budapest. La voce è diventata un’indiscrezione, poi una notizia.Ieri, dopo settimane, la Schlein ha smentito. Vedremo. Intanto Elly ha un altro sogno, I have a dream: candidare anche Patrick Zaki al parlamento europeo. Lo studente egiziano liberato anche grazie al governo Meloni e che però non ha ringraziato la Meloni per essere stato liberato potrebbe essere il centravanti di sfondamento nella Bologna che prima l’aveva ospitato da studente e poi ne ha fatto il paladino anti-destre.
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Contro il Pd, invece, si candiderà l’“alieno” Ignazio Marino, l’ex sindaco di Roma e prima senatore Dem che adesso vuole volare a Bruxelles con l’“Alleanza Verdi e Sinistra”. Oggi pomeriggio, in una conferenza stampa, spiegherà il perché: non prendete impegni per le 14. L’ultima candidatura di peso di Bonelli e Fratoianni era stata quella di Soumahoro. Torniamo al Pd. Tra una Cecilia Strada figlio di Gino e un Antonio Decaro sindaco di Bari- già sicuri di un posto in prima classe verso l’europarlamento - nella mente di Elly si è fatto largo pure il nome di Chiara Valerio, la cui intransigenza contro i fascistacci al governo è seconda solo a quella della Signorina Rottenmeier. La quale però non puntava il dito contro le camicie nere. Pare che la Schlein, per allargare le liste del Pd alla “società civile” - e per fortuna non a quella “incivile” - stia inoltre sondando Heidi e le caprette che le fanno ciao (a Elly). Gli ovini daranno una risposta prima dell’assemblea Dem del 15 aprile. In ogni caso sarà un belato anti-fascista.
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