Sfiducia contro Salvini, respinta la mozione: le opposizioni si vanno a schiantare
Tutto come previsto: la sinistra si va a schiantare sulla mozione di sfiducia contro Matteo Salvini. Nel giorno della doppia mozione - contro il leghista e contro Daniela Santanchè, con l'ordine di voto invertito con precedenza a quello sul ministro delle Infrastrutture - il centrodestra respinge con perdite il blitz delle opposizioni, che ne chiedevano le dimissioni per presunti rapporti opachi con la Russia, nel dettaglio col partito Russia Unita.
Nella mozione, spuntata e che portava le firme dei capigruppo di minoranza Richetti, Braga, Francesco Silvestri e Zanella, si rinfacciava in particolare l'accordo siglato nel 2017 da Salvini, in qualità di segretario federale della Lega, con Russia Unita, accordo che la Lega ha spiegato di essere estinto da che Vladimir Putin ha attaccato l'Ucraina.
Il voto non lascia margini all'ambiguità: sfiducia respinta con 129 voti a favore e 211 voti contrari. La posizione della Lega, in aula e al termine di una lunga giornata di lavori e interventi, è stata spiegata da Riccardo Molinari, capogruppo del Carroccio alla Camera, che ha spiegato come l'accordo fosse "solo una manifestazione di interesse delle parti nell'interazione e nella cooperazione: se non c'è più la cooperazione, e la Lega è stata in prima fila in questo, automaticamente viene meno anche l'accordo, senza dover ricevere alcuna ricevuta di ritorno". E ancora, picchiando durissimo dopo gli strali della sinistra e di Giuseppe Conte in particolare, Molinari ha rimarcato come "più che un'azione politica", quella contro Salvini, appare "un'azione disperata".
Anche Fratelli d'Italia ha fatto quadrato contro Salvini, con Augusta Montaruli che ha ricordato: "Si accusa il presidente di uno dei maggiori partiti di maggioranza nonché vicepremier e ministro di non esercitare appieno le proprie funzioni: è una accusa grave e noi la respingiamo con fermezza e con sostanza. Perché Salvini andava bene per sostenere il governo Draghi e non va più bene per sostenere il governo Meloni, se le posizioni come mi pare erano invariate?" e che "voi in questo governo avete la dimostrazione che se qualcuno ha avuto la strana di idea di influenzare le nostre posizioni non ci è riuscito". Insomma, sfiducia respinta. Nella mattinata di domani, giovedì 4 aprile, il voto su Daniela Santanchè.