Sfiducia su Salvini, Molinari della Lega: "Un'azione disperata"
L'infinito giorno delle mozioni di sfiducia alla Camera, quelle contro Daniela Santanchè e Matteo Salvini. Le opposizioni tentano il blitz, con il risultato di ricompattare la maggioranza, i cui ranghi a Montecitorio sono serratissimi. Nel tardo pomeriggio è stato invertito l'ordine delle mozioni: il risultato è che verrà votata prima la mozione di sfiducia su Salvini, successivamente quella su Santanchè.
Dopo l'inversione, in aula si sono aperte le dichiarazioni di voto. Sinistra ovviamente sulle barricate. Angelo Bonelli dei Verdi parla di "grave assenza di Salvini" in aula. Tra i più scatenati, però, Giuseppe Conte il quale parla di "lesione della dignità delle istituzioni e dell'onore e del rispetto che si deve alle istituzioni". E ancora: "Se il compattamento" della maggioranza "avviene per una solidarietà di partito o di coalizione, per mascherare comportamenti che, al di là delle responsabilità penali, sono assolutamente gravi sul piano della responsabilità politica ed etica, io dico che il governo non sta facendo un buon servizio all'Italia anche in un contesto internazionale", conclude il presunto avvocato del popolo.
A stretto giro, la durissima replica di Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, intercettato dai giornalisti presenti a Montecitorio: "Un'opposizione di sinistra che nel Parlamento italiano si è divisa sul finanziamento a Kiev per resistere all'aggressione russa sacrificando l'atlantismo sull'altare del campo largo oggi chiede la testa di Salvini accusandolo di essere filo-russo. Più che un'azione politica mi sembra un'azione disperata", picchia durissimo. E ancora, interpellato sull'accordo con Russia Unita, accordo disdetto dopo la guerra voluta da Vladimir Putin, aggiunge: "L'accordo parlava di un contesto di cooperazione tra Paesi per cui nel momento in cui l'Italia e la Russia non hanno più una cooperazione e la Lega ha sempre votato tutti i provvedimenti dei due governi per tagliare la dipendenza energetica dalla Russia e finanziare gli armamenti è evidente che non c'è più un rapporto di collaborazione", ha concluso.
Dura anche Michaela Biancofiore: "La mozione di sfiducia al vicepresidente e ministro Matteo Salvini è infondata e allo stesso tempo superata. Dopo il chiarimento dello stesso leader della Lega e del suo partito sui presunti legami con il partito di Putin, i presentatori della mozione, se seri e corretti, avrebbero dovuto ritirarla, essendo venuti meno tutti gli appigli politici che la sostenevano. Invece, non lo hanno fatto preferendo proseguire con un'operazione di mera ed inutile propaganda politica che si concluderà per la sinistra con una nuova e scontata batosta parlamentare. Se a sinistra questo cercano, lo stanno ottenendo", ha concluso la senatrice, presidente del gruppo Civici d'Italia, Noi moderati, Coraggio Italia, Udc, Maie.