Capezzone e il suicidio del campo largo: "Festeggia il nuovo eroe di Repubblica"
Sono tre le questioni che dominano i giornali italiani oggi, spiega Daniele Capezzone nella sua "Occhio al caffè", la rassegna politicamente scorrettissima di Libero. Sul piano domestico, "la pochade della Basilicata sul lato sinistro. La strage di candidati, siamo al quinto candidato bruciato all'interno della coalizione di centrosinistra. Ora pare che il pendolo si fermi su tale Marrese, ma ci sono ancora dubbi sulle scelte di Chiorazzo, il primo a essere scelto e poi silurato. Come noto, Matteo Renzi ha già comunicato il suo appoggio al candidato del centrodestra e lo stesso potrebbe fare Calenda, ormai estraneo a questo centrosinistra. Se ne rallegra il Fatto quotidiano e se ne rallegra anche il nuovo eroe di Repubblica, Pasquale Tridico".
Sull'ex presidente grillino dell'Inps Capezzone nota: "Una volta è intervenuto come editorialista, l'altra come intervistato. Cose abbastanza curiose, che si fanno per premi Nobel e per Pasquale Tridico su Repubblica".
Secondo tema, ben più rilevante sul piano internazionale: le elezioni russe stravinte da Putin con l'87%. Da una parte, nota il direttore editoriale di Libero, "c'è l'eroismo dei dissenzienti, che rischiano di diventare automaticamente dei dissidenti, e le code ai seggi a mezzogiorno, orario fissato dalla vedova di Navalny come momento simbolico di presenza degli oppositori. Una cosa commovente, enorme dal punto di vista morale. Però attenzione: pur all'interno di una elezione senza avversari e dove gli opposizioni vengono messi a morte, in galera o in esilio, sembra però esserci consenso vero nei confronti di Putin. E lo spiega bene un rappresentante dell'agenzia di sondaggi Levada a Repubblica".
Sulla premier Giorgia Meloni in Egitto per l'accordo sui migranti sparano a zero Repubblica, "con un paio di commenti scombiccherati", e la Stampa "a palle incatenate. Forse qualcuno avrebbe preferito che a fare questi accordi fosse stata la Francia".