Lacerenza, Conte: "Tiro al piccione, l'hanno impallinato"
"Alle altre forze politiche dico che noi siamo stati chiari e compatti. La persona che avevamo trovato e che ora ha rinunciato aveva i requisiti, un professionista serio, competente e capace": Giuseppe Conte lo ha detto a proposito dell'ex candidato del campo largo alle regionali in Basilicata, Domenico Lacerenza, che nelle scorse ore si è tirato indietro. Intervenendo all'assemblea del M5s provinciale Napoli, il leader grillino ha spiegato che a un certo punto "è iniziato il tiro al piccione, hanno iniziato a impallinarlo in un gioco di correnti".
L'ex premier ha poi aggiunto che il Movimento "in Basilicata non sottoscriverà mai la gestione di una politica sanitaria che si è sviluppata negli ultimi decenni e quelle famiglie che governano da 40 anni in Basilicata noi non le appoggeremo, lo dico a chi ci sta insultando in queste ore". Parlando invece del processo che aveva portato alla scelta di Lacerenza, Conte ha spiegato: "Abbiamo convenuto che bisognava trovare una persona che fosse la sintesi unitaria e rappresentare tutti e noi non poniamo veti. Se è stata fatta qualche osservazione è perché" alcuni possibili candidati "non rispondevano ai nostri standard: ad esempio, c'era uno dei candidati, Angelo Chiorazzo, una persona per bene, un imprenditore, solo che la candidatura è nata un po' male perché è nata prima, ma non è solo un problema di merito, io l'ho detto chiaramente a lui guardandolo negli occhi".
Conte ha quindi aggiunto che per il lavoro e l'impegno di Chiorazzo nel sociale nella Regione, c'era "il rischio di un conflitto di interesse", mentre "la nostra politica deve essere trasparente, questa è la buona politica. Con grande fatica siamo pervenuti a una sintesi su un candidato".