Molinari, Lollobrigida contro gli squadristi rossi: "La tolleranza ha portato al terrorismo"
Continua a inquietare la "censura" imposta dagli studenti universitari di Napoli che al grido "fuori i sionisti" hanno impedito lo svolgimento del dibattito sul Mediterraneo alla Federico II con il direttore di Repubblica Maurizio Molinari. Il bavaglio dell'ultra-sinistra stavolta colpisce anche il mondo progressista, così come accaduto peraltro qualche giorno prima alla Sapienza di Roma con David Parenzo, sempre in nome di una folle protesta anti-Israele.
Sul caso è intervenuto anche Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare: "Al direttore Maurizio Molinari è stato impedito di parlare all'interno di un'Università che per definizione dovrebbe essere il luogo del confronto e della libertà. Purtroppo è accaduto spesso in anni passati - ha sottolineato l'esponente di Fratelli d'Italia a margine dell'inaugurazione della mostra su Enrico Mattei a Matelica - quando c'è stato un orientamento diverso dagli squadristi rossi dei centri sociali. Io credo non si debba dimenticare. La tolleranza verso questi episodi ha poi portato al terrorismo e al rafforzamento del terrorismo fino all'episodio di Aldo Moro che, con il suo sacrificio creò un allarme democratico talmente ampio che ci permise di sconfiggere quel fenomeno brutale che è l'eversione e il terrorismo".
Molinari censurato? Telefonata Mattarella: le parole che inchiodano i violenti rossi
Nelle ore precedenti, si era "svegliato" dal torpore anche il centrosinistra, che da Fratoianni al Pd si sono subito spesi in parole di solidarietà per Molinari. "L'aria che tira è una aria oscurantista. Ha argomenti molto deboli chi, con l'intimidazione, impedisce ad altri di parlare. E certamente non fa il bene della causa che dice di sostenere", aveva commentato la democratica Lia Quartapelle su X. "Inaccettabile la contestazione avvenuta all'Universita' Federico II di Napoli. Di fronte a pericolosi rigurgiti di antisemitismo serve una decisa azione di contrasto. Intollerabile che fatti come questi accadano in luoghi come le Università. Solidarietà al direttore Maurizio Molinari", aveva scritto sempre su X Mariastella Gelmini, senatrice e portavoce di Azione.
"Il confronto democratico prima di tutto. Siamo preoccupati per questi rigurgiti antisemiti nei luoghi di studio e di confronto. Non abbassare mai la guardia", le ha fatto eco Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati. Ma soprattutto aveva parlato Sergio Mattarella, telefonando direttamente a Molinari. "Quel che vi è da bandire dalle Università è l'intolleranza - le parole del presidente della Repubblica - perché con l'Università è incompatibile chi pretende di imporre le proprie idee impedendo che possa manifestarle chi la pensa diversamente".