Matteo Salvini: "Dossieraggio, esposti in tutte le procure", poi il piano-Europee
Matteo Salvini parla a Quarta Repubblica dopo il voto in Abruzzo che ha visto trionfare il centrodestra. Il leader della Lega vuol tenere accesi i riflettori sul caso dossieraggio che la sinistra anche in campagna elettorale ha cercato di silenziare: "Faremo esposti in tutte le Procure, non erano quattro persone che curiosavano, ma per spiare e sputtanare la Lega. Neanche in Unione Sovietica o in Corea del Nord, queste cose", dice ancora il vicepremier e leader della Lega, sempre a Rete4 per Quarta Repubblica. "Io non mollo di un millimetro", ribadisce Salvini. Poi sul voto alle regionali afferma: "Giacchè gli italiani hanno scelto il nuovo governo ci sono state sette elezioni regionali, ne abbiamo vinte sei su sette".
È la "riprova che Lega è un partito seguito e scelto da Nord a Sud e siamo determinanti anche in Abruzzo". Poi spiega i suoi piani per le Europee: "Sono alleato di Giorgia in Italia, ma in Ue sull’immigrazione, ad esempio, non hanno mosso le mani per 4 anni e mezzo. Per me dovrebbe essere ’meno Europa e più Italia. La Lega è un partito nazionale, governiamo dal Veneto alla Sicilia, quando io sono entrato nella Lega non c’era lo strapotere della Ue, ora da Bruxelles decidono su agricoltori, tassisti e balneari. La battaglia con l’Europa l’Italia la vince unita, da Zara al sud. L’Europa va radicalmente cambiata, il partito è d’accordo con me", spiega. Infine sull'incontro a pranzo con il presidente del Consiglio e col ministro degli Esteri ha affermato: "Oggi con Meloni e Tajani al pranzo a Palazzo Chigi abbiamo commentato il voto in Abruzzo con soddisfazione, abbiamo parlato della situazione economica, che nel 2024 è più positiva, mentre preoccupano le guerre".