Repubblica, la mossa sporca per aiutare D'Amico: "A 96 ore, filtrano dei numeri"
Su Repubblica si tira la volata al candidato del centrosinistra in Abruzzo, Luciano D'Amico. Dopo il piccolo e inatteso miracolino in Sardegna dove la Todde ha vinto per un pugno di voti, la sinistra spera di ripetere il colpo anche in Abruzzo.
Ma Marsilio ha il vento in poppa. E a questo punto i giornaloni progressisti cercano di dare una manina a D'Amico. Come? Rispettando a parole il divieto di pubblicazione dei sondaggi ma fornendo indizi molto precisi e circostanziati su queste ultime ore. Basta vedere il titolo d'apertura del quotidiano in edicola stamattina e il catenaccio che lo accompagna: "Abruzzo, partita aperta. A 96 ore dal voto, il risultato è in bilico.Il centrosinistra scommette sui centri costieri, il centrodestra sulle aree interne". Insomma in poche righe vengono forniti dati e previsioni sul voto.
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E nelle pagine interne sui va sullo specifico: "Si annuncia un testa a testa tra Marsilio e lo sfidante D'Amico". Insomma su Repubblica si cerca in qualche modo di mobilitare gli elettori e mandare un pizzino chiaro a chi si appresta ad andare alle urne. Dal centrodestra nessuna proiezione o previsione nel totale rispetto del silenzio sui numeri che impongono le norme con il silenzio elettorale nelle due settimane che precedono il voto. Chiariamo: il quotidiano di Molinari non ha certo pubblicato rilevazioni ma con quelle indiscrezioni con tanto di localizzazione del voto, beh si avvicina molto alla rottura del silenzio. Ma si sa in questo momento i progressisti sono in cerca di imprese impossbili per salvarsi da un probabile disastro alle Europee. E così vale tutto...