Abruzzo, sfida Marsilio-D'Amico: "Cosa è successo nelle ultime settimane"
"Effetto Todde" in Abruzzo? Negli ultimi giorni prima delle elezioni di domenica 10 marzo si fanno pronostici e previsioni sull'esito delle urne. A sinistra, ovviamente, si spera in un secondo colpo dopo la vittoria di Alessandra Todde in Sardegna. Ma la partita è più aperta che mai. Il governatore uscente e candidato del centrodestra Marco Marsilio, stando ai dati di qualche settimana fa, sarebbe in vantaggio su Luciano D'Amico, sostenuto dal centrosinistra, di 6-7 punti. Anche se, come si legge su La Stampa, la forbice tra i due si starebbe assottigliando sempre di più.
Mancando sempre meno al voto, è vietato al momento diffondere qualsiasi tipo di sondaggio. Questo non sapere provoca, come al solito, voci incontrollate. Di qui i pronostici più vari. Se a destra ci si sente abbastanza tranquilli per la vittoria di Marsilio, a frenare gli entusiasmi c’è comunque il caso della Todde in Sardegna. Un esempio che D'Amico sembra voler sfruttare al massimo. Basti pensare che per il comizio di chiusura ha deciso di regolarsi proprio come la Todde, senza nessun leader di partito sul palco con lui, ma solo esponenti locali. Dunque, né Elly Schlein né Giuseppe Conte.
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A favore della coalizione di Giorgia Meloni, in ogni caso, ci sarebbero almeno due elementi: la forza delle liste elettorali dei partiti di centrodestra e l’assenza del voto disgiunto, proprio quello che non ha aiutato il candidato Paolo Truzzu in Sardegna. Secondo questo ragionamento, l’unica vera incognita sulla vittoria di Marsilio sarebbe rappresentata da qualche migliaio di astensionisti. Quest'ultimi, dopo quanto accaduto due settimane fa in Sardegna, potrebbero decidere di andare a votare contro il governo.
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