Tagadà, Rosy Bindi: "Hanno paura? Già una vittoria", ecco cos'è la sinistra
"Sono un po' scaramantica e dico che già il fatto che la destra abbia paura di perdere mi dà una grande soddisfazione e per me è già una vittoria": Rosy Bindi lo ha detto in collegamento con Tiziana Panella a Tagadà su La7, riferendosi alle regionali in Abruzzo, in programma domenica 10 marzo. Se da una parte c'è il governatore uscente e candidato del centrodestra Marco Marsilio, dall'altra c'è invece l'economista Luciano D'Amico appoggiato dal centrosinistra.
"Parliamo di una regione che notoriamente è più orientata verso il centrodestra, che è stata governata da uno del cerchio magico della Meloni per cinque anni, che ha problemi enormi soprattutto nella sanità... - ha proseguito la Bindi -. E ora c'è tutta questa preoccupazione, tutto il governo è in Abruzzo". E ancora: "E' chiaro che hanno paura e già questo è un grande risultato secondo me. Un grande risultato perché viene dopo la Sardegna e perché il centrosinistra è tutto unito. E al di là di come andranno le elezioni, io spero bene, è evidente che quando tutto il centrosinistra è unito il centrodestra diventa competitivo".
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Riferendosi, invece, al discorso che la Meloni fece sul palco sardo del candidato Paolo Truzzu alla chiusura della campagna elettorale, Rosy Bindi ha proseguito con tono velenoso: "Il genere letterario preferito dalla Meloni è sicuramente il comizio, lì dà se stessa. Uno dei motivi per cui sconsiglierei alla Meloni di candidarsi alle europee è esattamente questo: noi avremmo un mese di queste performance, che sono quelle nelle quali lei non dà il meglio di sé. Non è questo il presidente del Consiglio che merita questo Paese, perché lo stile comiziante non si addice tanto a chi ricopre un ruolo istituzionale così importante in questo momento nella vita del Paese".
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